Su per la montagna con gli asini o a piedi fino a duemila metri tra distese di rododendri, felci e lariceti, per guardare negli occhi i camosci e inoltrarsi nel silenzio dei boschi. Sulle Alpi liguri, nell’Alta Valle Arroscia, un gruppo di giovani under 30 ha fondato la cooperativa di comunità Brigì per resistere allo spopolamento di queste aree e rimanere a casa. Anche se i pastori sono spariti e pezzi di questo mondo stanno dissolvendosi. Colpa del mito del posto fisso. E della difficile lotta per la sopravvivenza che impone il lavoro in montagna. A Mendatica, la “Torre della Valle Arroscia” che si trova alle pendici del Monte Fronté, durante tutto l’anno non si arriva alle cento persone. Due anni fa, all’improvviso, anche una terribile alluvione ha isolato la frazione di Monesi e la stazione sciistica, mettendo in ginocchio l’economia locale. Oggi alcuni ragazzi dalle città stanno tornando al paesino per lavorare al parco avventura, organizzare le guide someggiate e i trekking o i corsi per i bambini in un antico mulino, insieme alla cooperativa di comunità Brigì. Tra questi giovani e i turisti c’è anche chi sceglie di restare a vivere qui. E intanto a Mendatica sono tornati anche i bambini

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