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Elio: “Ho vissuto e vivo la condizione di genitore di un figlio autistico. Su questo tema siamo all’età della pietra”

Stefano Belisari, leader della band degli Elio e le Storie Tese racconta la sua storia di padre durante un convegno sull’autismo. Come riporta la versione online del Corriere della Sera il cantante milanese ha spiegato che prima di tutto l’arretratezza è soprattutto sotto il profilo della percezione che ne ha l’opinione pubblica

di Davide Turrini

Ho vissuto, e vivo, la condizione di genitore di un bimbo autistico. Voglio dire chiaramente che su questo tema siamo all’età della pietra”. Elio alias Stefano Belisari, leader della band degli Elio e le Storie Tese racconta la sua storia di padre durante un convegno sull’autismo. Come riporta la versione online del Corriere della Sera il cantante milanese ha spiegato che prima di tutto l’arretratezza è soprattutto sotto il profilo della percezione che ne ha l’opinione pubblica.

C’è poi il problema dei ciarlatani, delle “cure” che non fanno effetto. Ricordo quando cercavamo, io e mia moglie, qualcuno che ci dicesse se nostro figlio era autistico o no: avere una diagnosi è pressoché impossibile, ti viene fatta quasi sotto banco, ma in realtà si tratta di un passaggio fondamentale, perché la diagnosi precoce va fatta. È importante”. Elio poi scherza, ma fino ad un certo punto, quando si avventura ironicamente su come il popolo del web percepisca come urgenti alcune cause sociali quando poi ce ne sono altre che nemmeno ottengono una minima visibilità: “Se oggi si raccolgono online 250 mila firme per salvare un cane, non possiamo fermarci a 25 mila per chiedere l’applicazione di una legge regionale sull’autismo che non lascerebbe più sole le 100 mila famiglie lombarde che ogni giorno devono affrontare questa difficoltà”.

La tavola rotonda a cui ha partecipato il cantante si è tenuta a Varese il 2 aprile per la Giornata Mondiale dell’Autismo ed è stata organizzata dalla Fondazione Sacra Famiglia. Durante l’incontro è intervenuto anche Lucio Moderato, direttore dei servizi innovativi per l’autismo della fondazione: “È una condizione geneticamente determinata, non più come si credeva una volta, quando si dava la colpa alle “mamme frigorifero” perché incapaci di amare i propri figli. Pensate che a metà degli anni Settanta l’incidenza dell’autismo era uno a 70 mila, oggi il rapporto ha tre zeri di meno: una persona ogni 70 è autistica, con diversi livelli di funzionamento intellettivo, diverse capacità e disabilità. Non dobbiamo curare, perché non è una malattia, ma prenderci cura attraverso interventi educativi e abilitativi”. Elio ha anche prestato il proprio volto su Youtube per la campagna #unitiperlautismo dove Le persone con l’autismo se diagnosticate precocemente e vengono trattate con le terapie adeguate possono migliorare tantissimo. Purtroppo nell’avanzatissima e ricchissima Lombardia queste persone sono abbandonate completamente alle proprie famiglie che devono farsi carico di tutto (…) Ma la beffa è che in Lombardia ci sono delle norme che potrebbero migliorare tantissimo la vita di queste 100mila famiglie”.

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