Quattro maestre e una bidella indagate, una struttura privata con asilo nido e scuola materna posta sotto sequestro: sono gli elementi principali dell’operazione dei carabinieri della Compagnia di Pordenone perfezionata questa mattina in un comune della provincia.
Da quanto si è appreso, le vittime di percosse, urla e comportamenti traumatizzanti sarebbero una ventina di bambini di età compresa tra sei mesi e sei anni. Le azioni violente delle docenti e dell’inserviente sono state svelate dopo la denuncia di una mamma, che ha fatto scattare le indagini. In particolare, i carabinieri coordinati dal tenente colonnello Marco Campaldini, hanno dato esecuzione a due misure interdittive emesse dal Gip di Pordenone, del divieto di esercitare la professione presso qualsiasi ente pubblico e privato, nei confronti di due delle maestre indagate per il reato di maltrattamento di minori. La struttura è stata sottoposta a sequestro in esecuzione di decreto dell’Autorità Giudiziaria. Le destinatarie delle misure interdittive sono due maestre di 46 anni e 20 anni, entrambe residenti nel Pordenonese. Nel corso delle indagini, coordinate dalla Procura di Pordenone, sono state posizionate delle telecamere nell’asilo che hanno filmato una serie di violenze fisiche e intimidazioni operate ai danni di circa 20 bambini in tenera età, i quali, secondo l’accusa, per futili motivi venivano fatti oggetto di percosse di vario genere, anche sulla nuca e sul viso, talvolta facendo sbattere il volto dei piccoli sul tavolino, in altri casi afferrandoli e strattonandoli con forza, o traumatizzandoli mediante sottoposizione a vari tipi di punizioni umilianti e lesive della dignità dei minori, accompagnate da grida e urla con il viso a pochi centimetri dal volto dei piccoli. Oltre alle due maestre, sono indagate in concorso altre due insegnanti e un’inserviente

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