Un uomo di 59 anni si è lanciato con la sua auto contro la porta d’ingresso della sede centrale di Veneto Banca. Dalla vigilia di Natale manifestava pacificamente davanti all’ex istituto a Montebelluna, nel trevigiano, per reclamare il risarcimento dei 100mila euro persi nell’acquisto di azioni di Veneto Banca. L’uomo è gravemente invalido per un incidente sul lavoro e, con il crollo delle azioni dell’istituto veneto, ha perso tutti i suoi risparmi, corrispondenti all’indennità assicurativa percepita in seguito all’evento che non gli consente di lavorare da una quindicina d’anni.

Sul posto sono subito intervenuti la polizia municipale e la Protezione civile, oltre ad alcuni volontari delle associazioni che aiutano i risparmiatori truffati dalle banche. Il giorno di Natale aveva ricevuto gli auguri del sindaco, Marzio Favero.

“Non c’è rabbia in quel gesto, ma disperazione” ha commentato Roberto Ciambetti, presidente del Consiglio regionale del Veneto. “L’articolo 47 della Costituzione spiega che ‘La Repubblica incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme; disciplina, coordina e controlla l’esercizio del credito’ – aggiunge -. Quella macchina in retromarcia celebra degnamente il 70esimo anniversario della promulgazione anche di questo articolo che, a rileggerlo, suona come atto d’accusa se pensiamo alla vicenda delle Popolari e al pesante lascito che essa consegna al prossimo Parlamento”.

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