È il motto scritto sul logo della squadra brasiliana della Chapecoense, “siamo più di undici”, “somos mais que onze”, a dire tutto di questo club. La “cenerentola” del massimo campionato brasiliano di calcio è salita alla ribalta della cronaca mondiale per due eventi fatalmente legati tra loro: la conquista contro ogni pronostico della finale della Copa Sudamericana, battendo in semifinale il superfavorito San Lorenzo di Buenos Aires, e il dramma del 28 novembre 2016 quando la squadra, con staff e giornalisti al seguito, rimane vittima di un incidente aereo sul volo che l’avrebbe portata a Medellin per disputare la finalissima contro i colombiani dell’Atlético Nacional. Dei 77 occupanti, di cui 71 passeggeri e 6 membri dell’equipaggio, solo 6 si salveranno, tra questi i 3 giocatori Alan Ruschel, Jackson Follmann e Hélio Neto.

Sono proprio le loro parole a raccontare la storia di questo club amatissimo, passione di un’intera città del Brasile meridionale, Chapeco, e delle speranze infrante sulle colline di Medellin, nel documentario “VAMOS CHAPE – L’ULTIMA PARTITA” (“Setenta Sete” di Sam Borden, 2017, 1×60’), presentato dal giornalista Daniele Piervincenzi, in prima visione assoluta su DMAX (canale 52 del digitale terrestre, gruppo Discovery Italia) martedì 28 novembre alle ore 22:55, per celebrare l’anniversario del disastro che ha scioccato tutto il mondo sportivo, ma non solo.

Una storia il cui epilogo è fatto di coincidenze sfortunate e tragici atti di leggerezza – l’inchiesta ha stabilito che l’aereo è precipitato perchè a secco di carburante – ma che inizia come il più bello dei sogni. Quello di un club giovane che parte dal basso per arrivare tra le stelle del calcio sudamericano, nella divisione dove si formano i campioni della nazionale più titolata al mondo, la Seleção verdeoro del Brasile. Una squadra portata avanti dal proprio talento e dall’amore incondizionato di un popolo e dalla gioia dei suoi canti. I ricordi delle mogli e delle compagne dei giocatori, il punto di vista dei giornalisti che conoscono la squadra da tutta la vita, le tante immagini di repertorio, i video girati dai giocatori nei momenti più belli e appena prima di partire, le riprese dal luogo del disastro alle prime luci dell’alba, girate dai soccorritori, le commemorazioni per le vittime. Una produzione toccante che unisce lacrime e sorrisi in un tributo alla Chapecoense e allo sport tutto, che nelle avversità trova sempre la forza per ripartire.

DMax è visibile al Canale 52 del Digitale Terrestre, su Sky Canale 136, 137 e Tivùsat Canale 28. Il documentario sarà disponibile anche su Dplay (sul sito www.it.dplay.com – o scarica l’app su App Store o Google Play).

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