La morte della donna di 61 anni vittima dell‘attacco di Cambrils, porta il numero delle vittime degli attentati della Rambla di Barcellona e della città terragonese a 14. Tre sono italiani. Ma ci sono anche un uomo di Granada, un bambino spagnolo e una donna belga, confermati da fonti ufficiali. Sono Spagna e Italia i paesi che hanno pagato il maggiore prezzo in vite umane negli attentati spagnoli. Delle 14 vittime annunciate, finora è stata confermata la morte e l’identità di tre italiani, una belga, quattro spagnoli, una ispanico-argentina, un americano, un canadese e due donne portoghesi. Ancora non c’è certezza sulle tre vittime tedesche annunciate dalla tv pubblica ZDF.
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Attentato Barcellona, il bimbo di tre anni con lo zio Paco e Jared al primo anniversario di nozze: chi sono le vittime
AVANTIAttentato Barcellona, il bimbo di tre anni con lo zio Paco e Jared al primo anniversario di nozze: chi sono le vittime
Il piccolo Xavi e suo zio uccisi dalla corsa del furgone sulla Rambla della capitale catalana. Poi ci sono le tre vittime italiane, ma anche tre tedeschi, una belga e due donne portoghesi. Le identificazioni sono ancora in corso. Intanto sui social si accumulano appelli di parenti che non hanno notizie dei propri cari. Mentre il bambino australiano di 7 anni dato per disperso e ritrovato tra i feriti, non ce l'ha fatta
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- 15:48 - Milano: giudici 'Vallanzasca può lasciare carcere', trasferito in casa di cura (2)
(Adnkronos) - Nell'udienza di tre giorni fa, lo stesso pg di Milano Giuseppe De Benedetto si era associato al parere di avvocati e medici chiedendo al tribunale il differimento della pena perché risultava "accertata la condizione di demenza" di Vallanzasca e la sua "incompatibilità conclamata" con il carcere.
I segnali di decadimento cognitivo sono iniziati da gennaio del 2023: Vallanzasca non è più autosufficiente e non riesce a esprimere un ragionamento compiuto. Una condizione "incompatibile con il carcere", non attrezzato ad accogliere e sostenere una persona con demenza, e che non gli consente "neppure di percepire la finalità della reclusione e il senso della pena" sostiene la difesa, rappresentata dagli avvocati Corrado Limentani e Paolo Muzzi. In aula, Muzzi ha ricordato come la detenzione rappresenti "un fattore peggiorativo delle condizioni cliniche" di fronte a una malattia, certificata da più medici, che è una spirale verso il basso.
Ora Vallanzasca, con l'ok del Tribunale della Sorveglianza, potrà essere trasferito nella struttura residenziale per persone affetta da Alzheimer in provincia di Padova, la più grande del Veneto, individuata dai legali. "Questa struttura legata alla Chiesa lo ha visitato e ha ritenuto Vallanzasca affetto da una patologia gravissima. Per rispetto dei principi di umanità, questa è l'unica alternativa possibile al carcere. Non c'è nessun impedimento perché accada: Vallanzasca non può essere considerato pericoloso, usufruisce di permesso premio ormai da due anni, e non ha nessun collegamento con la criminalità esterna. Penso che ci siano tutti gli strumenti per continuare la detenzione in un posto in cui malattia possa essere tenuta sotto controllo" aveva sostenuto l'avvocato Limentani. Parole che i giudici, vista la decisione, sembrano condividere.
- 15:26 - Manovra: Pd, 'soldi per famiglie vadano a congedo paritario 5 mesi'
Roma, 13 set. (Adnkronos) - "Giorgia Meloni in questi anni ha ripetuto i suoi mantra continuamente, ma il governo dei patrioti e per la famiglia non è stato in grado di produrre nessuna piccola azione che risulti efficace in tal senso. Solo slogan e propaganda. Siamo un Paese in cui è sempre più complesso riuscire a conciliare occupazione, carriera e cura dei figli". Così i deputati della segreteria nazionale Pd Marco Furfaro, responsabile iniziative politiche e welfare, e Cecilia Guerra, responsabile lavoro.
"Le madri lavoratrici che rassegnano le dimissioni sono in aumento e questo per mancanza di servizi adeguati a sostegno della genitorialità. Tutto il peso del lavoro di cura grava allora sulle spalle delle madri. Per questo le donne, a parità di istruzione o addirittura con istruzione superiore rispetto agli uomini, ricoprono posizioni e percepiscono retribuzioni più basse. L’assenza di servizi all’infanzia o di misure dirette al work-life balance, come settimana corta o smart working, non consentono di conciliare il ruolo genitoriale con quello professionale. Leggiamo da indiscrezioni di stampa che ci sarebbero 5-6 miliardi da destinare alla famiglia. Bene. Chiediamo al governo di usarli per una misura strutturale che cambierebbe la vita di tante persone e incentiverebbe davvero la natalità: si chiama congedo paritario per entrambi i genitori, con 5 mesi pagati al 100% non trasferibile. Approviamo subito un congedo paritario pienamente retribuito per entrambi i genitori".
"Sarebbe un segnale forte e un atto concreto verso le politiche a sostegno della genitorialità. Sia la madre che il padre avrebbero diritto allo stesso periodo di astensione obbligatoria dal lavoro, senza differenze di genere, per partecipare alla crescita e alla cura del figlio. Si passerebbe dalle politiche, invocate e mai attuate, di conciliazione pensate per le sole donne, a politiche di condivisione e conciliazione pensate per entrambi i genitori. Il governo esca dalla propaganda e si confronti con la nostra proposta che cambierebbe strutturalmente la legislazione attuale, che prevede solo 10 giorni di astensione dal lavoro per i papà, e rappresenterebbe un’azione diretta per il sostegno alle famiglie e di contrasto alla crisi della natalità".
- 15:25 - Terza edizione Hydrogen Expo 2024 chiude con numeri da record, oltre 6 mila visitatori
Roma, 13 set. (Adnkronos) - Chiude i battenti con numeri da record la 3ª edizione di Hydrogen Expo, la più grande mostra-convegno italiana espressamente dedicata al comparto tecnologico per lo sviluppo della filiera dell’idrogeno, organizzata da Mediapoint & Exhibitions nei padiglioni del Piacenza Expo. Oltre 6.000 i visitatori che dall’11 al 13 settembre hanno varcato i cancelli della kermesse, la quale, nonostante la giovane età, si conferma la principale manifestazione italiana – e tra le prime anche a livello europeo – del comparto.
I numeri oltre 6000 i visitatori registrati; 200 gli espositori ufficiali; 24 i convegni/workshop; 1530 gli iscritti come delegati ai convegni; Oltre 40 le associazioni di categoria presenti; 5 i patrocini istituzionali concessi, tra i quali quello del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, dell’Aeronautica Militare e dell’Enea; 38 gli Ihta - Italian Hydrogen Technology Awards assegnati.
Hydrogen Expo, oltre a offrire una vetrina privilegiata sulle principali novità di mercato inerenti alla filiera del vettore idrogeno, quest’anno è stata anche la sede scelta da Isotta Fraschini (Gruppo Fincantieri) e Ecomotive Solutions, con la partecipazione di Regione Puglia, per siglare un Memorandum of Understanding che sancisce l’avvio di una collaborazione tra le due aziende per la produzione di motori ad idrogeno. Tra i meriti di Hydrogen Expo anche quello di favorire la diretta comunicazione tra aziende e istituzioni, come sottolinea la senatrice Elena Murelli (Fi): “Non potevo mancare anche a questa 3ª edizione di Hydrogen Expo, una fiera importante che guarda il futuro. Il percorso verso la decarbonizzazione è dettato dalla direttiva europea che vieterà entro il 2035 i motori diesel e tradizionali. Ma quella direttiva porta sempre verso l’elettrico, quando invece noi siamo i primi a dire che non c’è solo l’elettrico, ma c’è anche per esempio l’alternativa dell’idrogeno. E questa fiera è la dimostrazione che l’idrogeno può essere utilizzato come fonte alternativa per il trasporto su gomma, ferro ma anche navale e aereo", conclude Murelli.
Per l’onorevole Paola De Micheli (Pd) – che da ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti è stata madrina della prima edizione del Hydrogen Expo – la kermesse piacentina è anche un momento di incontro con le realtà produttive del Piacentino: “Ho sempre pensato che una grande spinta per la transizione ecologica nel campo della mobilità passi per l’idrogeno, uno dei pivot sui quali investire per il futuro. Anche quest’anno sono tornata a Hydrogen Expo per vedere quali sono le evoluzioni e le innovazioni del settore”.
“ll bilancio di questa 3ª edizione di Hydrogen expo è molto positivo, da quello che mi dicono tutti gli espositori, che hanno molto apprezzato i 200 stand presenti, quindi anche numericamente parlando è stata una manifestazione che ha presentato tutto quello che è lo stato dell’arte della tecnologia applicata all’idrogeno, dalla compressione dell’idrogeno allo stoccaggio, insomma tutte le declinazioni tipiche di questo vettore energetico”, commenta un soddisfatto Fabio Potestà Direttore della Mediapoint & Exhibitions, organizzatore della fiera, “Sono contento, anche in prospettiva, perché molti degli espositori ci hanno già anticipato di voler partecipare all’edizione del prossimo anno, che sarà dal 21 al 23 maggio del 2025. Posso già garantire che la fiera sarà più grande e poi avrà delle novità anche nel piazzale all’aperto, quindi le prospettive sono molto molto buone anche per l’anno a venire”, aggiunge Potestà.
Che circa le presenze dichiara: “Ieri sera (giovedì, ndr) nel computo totale dei primi due giorni avevamo superato i 4.000 visitatori. Con quelli di oggi abbiamo sorpassato quota 6.000”. Ma l’attività di Mediapoint & Exhibitions non si ferma, anzi, come spiega lo stesso Potestà: “Quest’anno Mediapoint ha presentato due novità, la prima è stata Cybesec, la fiera della cybersecurity, che si è tenuta a fine maggio; la seconda è il T3, Truck,Tyre e Trailer, la fiera dedicata ai mezzi di trasporto, camion, rimorchi e pneumatici, in programma sempre nei padiglioni del Piacenza Expo dal 17 al 19 ottobre. Un’altra sfida importante sicuramente, però non ci tiriamo mai indietro”, conclude.
- 15:24 - **Lega: Durigon, 'grazie a Salvini per nomina, mi sento italiano prima di tutto'**
Roma, 13 set. (Adnkronos) - Non nasconde la sua soddisfazione Claudio Durigon, nuovo vicesegretario della Lega, nominato dal leader Matteo Salvini nelle scorse ore, per affiancarlo alla guida del partito. "Come prima cosa -dice intervistato dall'AdnKronos- vorrei ringraziare il segretario e poi tutto il movimento per la fiducia che mi ha sempre dimostrato". Classe 1971, nato a Latina e residente a Roma, l'attuale sottosegretario al Lavoro spiega che la promozione in Lega "è motivo di grande orgoglio e spero di poter rendere fiero ogni militante". Quello di Durigon è un percorso interno alla Lega iniziato tanti anni fa, ma quasi da outsider. Ora è il primo dirigente di primo piano che non viene dalle regioni ex padane. Un percorso nel tempo, ma che risale lo Stivale, da Roma ai vertici di via Bellerio: "La Lega di Matteo Salvini è una Lega nazionale che sa far emergere e valorizzare tutti i territori del nostro Paese. Da Nord a Sud, ognuno con le sue differenze e peculiarità", sottolinea.
"L’Italia -ricorda- ha enormi potenzialità e relegare un discorso di crescita e sviluppo solo ad una parte del Paese è ormai riduttivo, personalmente, poi, provengo da una famiglia di immigrati veneti, conosco bene entrambe i mondi e, ci tengo a dirlo, mi sento italiano, prima di tutto". Alla Lega, 17 anni fa Durigon arriva quasi per 'colpa' della Fornero: "Ho preso la tessera nel 2017, convinto da Matteo Salvini che la Lega fosse il partito che più di ogni altro voleva mettere fine alla Legge sulle pensioni della ministra di Monti. E' nata così Quota 100, una legge che rivendico con orgoglio. Adesso siamo in un'altra fase, ma siamo concentrati a portare a termine una grande riforma pensionistica entro la fine della legislatura", dice ancora guardando a uno degli obiettivi di governo, quello della riforma pensionistica su cui Durigon è da sempre in prima linea.
Nel partito invece è da sempre uomo vicinissimo a Salvini, alla segreteria del Capitano, che negli anni lo ha voluto suo emissario -Sicilia, Campania, Lazio- fuori dai confini padani, ormai superati: "Matteo Salvini -sottolinea- ha rappresentato e rappresenta la prospettiva di un futuro migliore: la difesa dei confini, il potenziamento delle infrastrutture, così come i risultati raggiunti dal punto di vista della sicurezza". Durigon difende l'idea di paese che la Lega salviniana ha inaugurato: "La sua idea di Italia prevede una crescita collettiva, un benessere diffuso a tutti e non ai soliti noti, sotto la sua guida siamo diventati una forza nazionale, stabilmente ai primi posti tra i partiti che hanno il maggior numero di amministratori locali. Giorno dopo giorno e sui territori il suo metodo di lavoro e di governo che ci ha reso credibili agli occhi dei cittadini".
Ora Durigon entra nella stanza dei bottoni della Lega: "Avrò più responsabilità di partito, vero, ma non bisogna dimenticarsi che la politica ha senso solo se proiettata a governare per migliorare la vita delle persone. Come vede il discorso si unisce a quello che dicevo poc'anzi di un’Italia migliore per tutti. Abbiamo intrapreso un percorso di riforma del mercato del lavoro che, passo dopo passo, stiamo portando a termine", dice rivendicando numeri a favore del lavoro fatto: "In questi anni abbiamo raggiunto il più alto numero di occupati di sempre, è calata la disoccupazione e, soprattutto, sta migliorando la qualità del lavoro con la crescita dei contratti a tempo indeterminato". Le pensioni restano il suo pallino: "C’è sicuramente ancora molto da fare per allinearci agli standard del resto d'Europa, ma quello che più mi preme è raggiungere l'obiettivo di una riforma pensionistica che permetta a chi lavora di uscire ai tempi giusti e ai giovani di programmare la loro pensione futura".
La Lega è sempre più inclusiva, si è aperta al Sud e arruola personaggi nuovi, come il generale Vannacci: "Un partito deve adeguarsi alla realtà del mondo, pur restando fedele ai suoi principi. Sono proprio quei principi che ci hanno consentito di mettere radici così velocemente su un territorio nazionale. Perché le buone pratiche di un amministratore lombardo non potrebbero funzionare anche in Campania? Poi, è normale che in un partito così grande ci siano diverse sfumature e diverse vedute, ma il dibattito interno serve proprio a creare una squadra coesa in grado di vincere e di raggiungere gli obiettivi che ci poniamo".
A fine della conversazione non può mancare uno sguardo alla Capitale, al governo di Roma. Alla domanda se ci sarà mai un sindaco leghista in Campidoglio, Durigon, che nella città eterna ci vive da 50 anni, non si sottrae: "E' una questione di cui è ancora prematuro parlare, vedremo insieme agli alleati di centrodestra -dice-. Quello che conta è cosa vogliamo dare ai cittadini, esasperati dalla gestione Gualtieri, per riportare la Capitale d'Italia ad essere intanto una città vivibile, cosa che in questo momento, purtroppo non accade". Lui pensa che intanto bisognerebbe risolvere tre problemi: "Pulizia, sicurezza e mezzi pubblici funzionanti. Se già si riuscisse risolvere questi tre annosi problemi, a cascata Roma diventerebbe una città molto più a misura di cittadino e meno alienante". Su un suo impegno diretto per il dopo Gualtieri però glissa: "Abbiamo bisogno di un nome che possa risultare credibile ai romani e che soprattutto conosca Roma, in questa fase non conta molto di quale partito sarà...".
- 15:19 - Milano: incendio in emporio cinese, disposta autopsia sulle tre vittime
Milano, 13 set. (Adnkronos) - E' stata disposta l'autopsia sul corpo delle tre vittime morte nell'incendio, probabilmente doloso, avvenuto la scorsa notte in via Cantoni, zona Quarto Oggiaro, a Milano. A perdere la vita è stata Liu Yindjie, 18 anni a ottobre, il fratello Don Yindan, di un anno più grande, e Pan An, 24enne nato in Cina. Le vittime, dai primi riscontri, sono morte per le inalazioni derivate dai fumi sprigionati dalle fiamme. L'ipotesi, su cui lavora la procura, è che si sia trattato di un incendio doloso.
"La parte più colpita dal fuoco è quella più vicina all'ingresso, tanto che il calore ha danneggiato la struttura, mentre i muri in fondo al grande depositi di mobili e altri oggetti d'arredo risultano poco annerite" spiega chi ha avuto accesso all'interno.
Il corpo della minore è stato trovato ai piedi della scala, probabilmente ha tentati di raggiungere il solaio finestrato, mentre il più piccolo dei ragazzi era accanto al letto. Sulla dinamica indagano i vigili del fuoco e la sezione di investigazioni scientifiche dei carabinieri. Tra i punti da chiarire se le vittime vivessero nel magazzino in pianta 'stabile' oppure se fosse li da pochi giorni, ospiti dello zio-titolare.
- 14:53 - **Siccità: Schifani, 'obiettivo realizzare dissalatori entro prossima estate, vigileremo'**
Palermo, 13 set. (Adnkronos) - "Il nostro obiettivo è quello di realizzare i dissalatori entro l'estate dell'anno prossimo, altrimenti si perderebbe una scommessa che non possiamo perdere. Confidiamo sulla struttura del commissario per l'ernegenza idrica per gestire i nostri 100 milioni di euro, noi collaboreremo e vigileremo affinché i tempi siano rispettati. Non possiamo rischiare distrazioni". Lo ha detto il Presidente della Regione siciliana, Renato Schifani, intervenendo a Tgcom24. Ieri, nella riunione del pomeriggio, cui hanno partecipato, tra gli altri, il ministro per la Protezione civile e le politiche del mare Nello Musumeci, il presidente della Regione siciliana Renato Schifani, il viceministro all'Ambiente Vannia Gava, il sottosegretario all'Agricoltura Luigi D'Eramo e il sottosegretario di Stato al Dipe Alessandro Morelli "si è deciso di affidare pieni poteri al commissario straordinario nazionale per interventi urgenti connessi al fenomeno della scarsità idrica, Nicola Dell'Acqua, per procedere all'acquisizione e all'installazione di dissalatori e attuare le misure necessarie per fronteggiare l'emergenza", spiega il ministero. Questo consentirà di dimezzare i tempi della procedura. Spesa prevista circa 100 milioni di euro.
- 14:44 - Politica: sondaggio Porta a Porta, Fdi al 29,6% e Pd al 23,9
Roma, 13 set. (Adnkronos) - Fratelli d'Italia al 29,6% seguito dal Pd al 23,9 %%. E' quanto emerge dal sondaggio da Euromedia Reserch per Porta a Porta relativo alle intenzioni di voto. Il Movimento 5 Stelle si attesta al 10,3 %, quasi 'pareggio' tra Lega e Forza Italia: la prima si attesta all’ 8,9, la seconda al 8,8%. Azione al 3,3% , Avs al 5,4%, Italia Viva al 2,5%, Più Europa all’1,8%, Noi Moderati allo 0,6 %.