La sindaca di Roma ci riprova: via i centurioni dal centro storico. Dopo lo stop del Tar del Lazio ad aprile scorso, Virginia Raggi ha emesso una nuova ordinanza, valida fino al 31 ottobre 2017, che impedisce ai personaggi vestiti con abiti storici di chiedere denaro in cambio della loro partecipazione a filmati e fotografie. La normativa vale per “tutto il territorio incluso nel perimetro riconosciuto come sito dell’Unesco, in sostanza il centro storico”. Lo scopo, si legge, è “garantire ai turisti e alla cittadinanza la fruibilità e la vivibilità dei beni culturali, assicurando decoro e sicurezza“. Per i trasgressori è prevista una sanzione amministrativa pecuniaria di 400 euro.
Già in passato la sindaca di Roma, come anche il prefetto Francesco Paolo Tronca, aveva dichiarato guerra ai centurioni. Ma il Tar del Lazio aveva bloccato il divieto, accogliendo i ricorsi contro le ordinanze della sindaca M5s: secondo il tribunale infatti, non esistevano i requisiti di urgenza. L’ordinanza odierna, spiegano dal Campidoglio, “prevede il divieto di qualsiasi attività incentrata sulla disponibilità a essere ritratto come soggetto in abbigliamento storico (per esempio centurioni), in fotografie o filmati (anche senza richiesta di corrispettivo in denaro) ad esclusione di riprese filmate e/o fotografiche autorizzate dall’amministrazione capitolina”. Il provvedimento si rifà a “quanto stabilito dal decreto legge n.14 del 20 febbraio 2017, convertito nella legge numero 48 del 18 aprile 2017, in base a cui il sindaco, quale rappresentante della comunità locale, può adottare specifici provvedimenti finalizzati a superare situazioni di grave incuria o degrado del territorio, dell’ambiente e del patrimonio culturale o di pregiudizio del decoro e della vivibilità urbana”.
La lotta ai centurioni è nota, come le lamentele di una parte di cittadini romani e turisti che giudicano troppo invasiva e aggressiva la loro attività. Per Palazzo senatorio il loro esercizio “nelle aree dove la concentrazione di turisti è maggiore influisce negativamente sulla circolazione stradale e impedisce la piena godibilità dei monumenti e delle bellezze paesaggistiche della città. L’attività è, inoltre, stata più volte condotta con modalità inopportune, insistenti e, talvolta, aggressive dei confronti dei visitatori”. Dal canto loro i centurioni da sempre rivendicano il loro status di “artisti di strada“. Tanto da aver fondato anche un’associazione che chiede un riconoscimento e delle regole per continuare a lavorare.