Quella di Roma è un’amministrazione che si muove ‘a capocchia’, si va lì la mattina e si fa un po’ di festa. Che spettacolo“. Così il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, nel suo consueto spazio televisivo settimanale su Lira Tv, commenta le ultime vicende della giunta pentastellata di Roma. “Più seguo il sindaco di Roma e più mi commuovo. Più la sento e più la vedo maestrina, supponentina, strafottentina. Intanto ha fatto perdere 48 milioni di euro per l’edilizia scolastica fra un saltello e l’altro. Però la maestrina sorride”. Poi la staffilata alla sua vittima preferita: “Provate a immaginare l’equivalente della maestrina supponentina a Palazzo Chigi, cioè Luigino Di Maio come presidente del Consiglio. Sarà che io ho una certa età e a volte mi viene voglia di prendere la residenza a Lugano, dove c’è Mina. Ora mi si dirà che anche Mozart da giovanissimo ha prodotto capolavori. Ma era Mozart, non Luigino, hai capito?”. E aggiunge: “Fino a 3 anni Luigino Di Maio non aveva una denuncia dei redditi, guadagnava zero perché non lavorava, era uno sfaccendato senza lavoro, senza mestiere, senza titolo di studio. Oggi ha un ottimo stipendio, quindi vive di politica politicante. Tu che criticavi quelli che vivevano di politica, di che vivi? Ti prendi diecimila euro al mese. Dicono: ‘Noi rinunciamo, facciamo…’. Tutte balle”. De Luca si pronuncia sul referendum: “Mi auguro che la riforma passi e che non ci sia accavallamento di voto contro il governo. Se volete votare contro Renzi, fatelo alle elezioni e non sulle riforme istituzionali. Comunque, un fatto positivo l’ha prodotto Grillo, invitando i grillini a non parlare più in tv. Dal punto di vista politico non significa niente, ma da quello del nostro fegato è un’iniziativa benefica. Io sinceramente credo che gli dobbiamo gratitudine”. L’esponente Pd passa poi a parlare della sua assoluzione nel processo Sea Park di Salerno, ringraziando prima i magistrati per poi passare all’attacco: “Quello che non va bene è la barbarie e l’inciviltà che è andata crescendo nel nostro Paese. Quello che non va bene è la quantità di farisei, ipocriti, farabutti che vivono nei salotti televisivi e che non avendo mai fatto nulla di concreto nella vita decidono di offendere la dignità di chi ha responsabilità amministrative pubbliche senza pudore. Chi si comporta così difende la Costituzione, la stessa che dice che una persona fino a sentenza definitiva è una persona perbene. Non hanno aspettato neanche la sentenza definitiva, nel nostro caso, non hanno aspettato niente e ci si è permessi di montare una campagna mediatica infame dal titolo ‘Gli impresentabili’. Gli impresentabili si possono presentare a testa alta, gli altri non lo so“. Nel finale, applausi all’annuncio di Renzi sul ponte dello Stretto di Messina: “Se apriamo un dibattito in merito, possiamo trascorrere cinque sei secoli in chiacchiere, l’Italia è il più grande chiacchierificio del mondo. Piacerà o non piacerà, ma immaginare che in Italia si possa fare una grande opera è qualcosa che in Italia suona come offesa, un oltraggio alla sensibilità popolare”

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