WHERE TO INVADE NEXT di Michael Moore (USA 2016) Durata: 119’ Voto 3/5

Troppe guerre, troppi morti: le invasioni territoriali hanno solo fatto del male al mondo e (soprattutto) agli States. Troviamo un’alternativa per espanderci nella virtù. Ecco il concetto da cui è partito Where To Invade Next, ultima fatica dell’istrionico Michael Moore, mai rasserenato dalle gesta del proprio Paese. Come dargli torto, d’altra parte: gli USA soffrono di inciviltà endemica e solo attingendo l’altrui linfa vitale possono sperare di migliorarsi. Armato di bandiera a stelle&strisce, il premio Oscar per 9/11 parte alla volta di varie Nazioni, specie europee, da “invadere” pacificamente con il dono della flag americana e promettendo di non uccidere nessuno né di commerciare petrolio.

Che ci si creda o meno, anche l’Italia viene “invasa” da Moore essendo il Belpaese considerato il “paradiso di lunghe e pagate vacanze”, qualcosa di inconcepibile negli Stati Uniti. Se la Penisola è forse la scelta meno appropriata al caso da parte di Moore, gli altri territori sembrano selezionati con maggior attenzione: dalla Francia alla Germania, dalla Scandinavia alla Tunisia passando per Slovenia e Portogallo. Munito del tradizionale sarcasmo, Moore coglie da ciascun Paese la possibilità di evidenziare le diverse lacune americane in materia civile e sociale. Il film non è tra i migliori della sua filmografia ma non è esente dell’inconfondibile Moore touch che lo rende unico. Da cercare nelle sale solo dal 9 all’11 maggio. (AMP)

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Film in uscita, cosa vedere (e non) al cinema nel week end del 7 e 8 maggio

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