In Sardegna la Procura di Oristano sta portando finalmente alla luce un sistema criminale che gestiva e forse gestisce ancora buona parte degli appalti pubblici sardi. L’inchiesta denominata “Sindacopoli” vede coinvolti numerosi politici, tecnici, professionisti ed imprenditori.

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L’ultimo blitz è di qualche giorno fa: arrestate altre 16 persone e indagate circa 100 persone. In carcere sono finiti il vicepresidente del Consiglio Regionale della Sardegna Antonello Peru, l’ex consigliere Angelo Stochino, entrambi di Forza Italia, e l’imprenditore già coinvolto nel primo troncone d’inchiesta, Salvatore Pinna, titolare di due aziende coinvolte nelle indagini. La ‘cupola’, secondo l’accusa, agiva su vari livelli e pretendeva dalle società che si aggiudicavano la gara circa il 3% dell’importo a base d’asta. I principali interlocutori erano i due politici regionali. “Peru e Stochino”.

Sempre nella stessa operazione sono finiti agli arresti domiciliari e con il divieto di svolgere la loro professione, tra gli altri anche, i due ing.ri Andrea Ritossa e Giovanni Pietro Cassitta, professionisti che hanno svolto e che ricoprono attualmente importanti incarichi anche nel Comune di Golfo Aranci. L’ing. Andrea Ritossa nel Comune di Golfo Aranci sta seguendo la progettazione e la direzione lavori di un punto d’ormeggio sul lungomare del Paese. Un progetto da 2.450.000,00 €Progetto che nel 2012 era stato approvato con delibera del 13/04/2012 per un importo di € 1.050.000,00 e redatto dall’Ingegnere del Comune.

Un progetto che è stato aggiudicato in data 11/02/2016 tramite procedura aperta dalla società SO.GEN.A Srl (ausiliata) e dalla società Chiofalo Costruzioni Srl con sede in San Filippo Mela (ME) per l’importo totale di € 1.744.174,53 con un ribasso del 24,888%.

Mentre l’ing. Cassitta, agli arresti domiciliari, segue dal 2008 l’iter di adeguamento del Puc al PPR e preside la commissione paesaggistica come membro della commissione edilizia. Il tuttora con le conseguenze di una provabilissima paralisi amministrativa.

Comune amministrato dal sindaco di Forza Italia, Giuseppe Fasolino, che, al momento non indagato, dal 2014 anche consigliere regionale è finito anche lui nelle intercettazioni pubblicate a sostegno dell’Ordinanza che accoglie le misure cautelari emesse in questi giorni. Il nome di Fasolino compare più volte nelle carte dell’inchiesta. In particolare in una intercettazione ambientale del luglio 2014 fondamentale per capire il legame tra Antonello Peru e Salvatore Pinna (arrestati due giorni fa). A Fasolino, infatti, l’ingegnere viene presentato da Peru come il nostro amico fraterno. Un gruppo in questa che sembra cercare in Fasolino un nuovo componente di Angelo Stochino, che nel 2014 non è stato rieletto.

La conversazione a tre tra Pinna, Peru e Fasolino, si sposta poi su appalti già aggiudicati e gare ancora da fare. Quello che si nota è che i discorsi sono tutti diretti a ricercare prettamente interessi privati e di certo non nell’esclusivo interesse pubblico. Emblematico e preoccupante un passaggio di una delle intercettazioni. Un mese dopo “Pinna chiede a Fasolino se riesca a mettere qualcuno in commissione. Fasolino risponde che ci proverà perché una terza persona gli ha rotto i c…. Fasolino domanda quale impresa dovrà favorire, Pinna gli porge un foglio dicendogli che era quella. Poi gli dice di mettere in Commissione l’attuale dirigente dell’Autorità Portuale di Cagliari che Fasolino conosce. Al termine, Pinna afferma che sono tra amici e sono un’ottima squadra”.

Insomma un quadro abbastanza chiaro e che apre mille interrogativi. Al di là delle responsabilità penali che saranno da accertare sono evidenti gli argomenti e le discussioni del tutto orientate a favorire le logiche privatistiche e personali: di realmente politico e di bene pubblico non c’è traccia. Responsabilità etiche e morali abbastanza evidenti che non hanno bisogno di sentenze. Uomini politici che non danno di certo il buon esempio. Può un sindaco chiedere ad un faccendiere quale impresa deve favorire? Può un sindaco prendere direttive da un faccendiere per mettere una persona amica in una Commissione? Domande che in un Paese civile basterebbero per consigliare al sindaco le immediate dimissioni.

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