Dopo le class action avviate contro Volkswagen e Fca, stavolta tocca a Sky. Altroconsumo ha lanciato una campagna contro la società televisiva, accusata di prolungare, in maniera del tutto arbitraria, la rescissione del contratto ai clienti che chiedono la disdetta. Nel mirino dell’associazione dei consumatori la clausola contenuta nei contratti Sky che permette all’azienda di aggirare la Legge Bersani.

Secondo la norma, infatti, il contratto deve concludersi entro 30 giorni dalla comunicazione di recesso da parte del consumatore, che può in qualsiasi momento e senza spese ingiustificate recidere o disdire l’accordo. Secondo la denuncia dell’associazione invece, “Sky, non tiene conto di quanto previsto dalla legge e arbitrariamente considera cessato il contratto solo a partire dalla fine del mese successivo rispetto a quello in cui ha ricevuto la disdetta”, facendo pagare ” ingiustamente anche fino ad un mese in più“.

L’azione collettiva è stata rinominata “Campagna dei disabbonati Sky 2009/2015” e chiede all’azienda “un equo risarcimento pari a 86 euro (ovvero il costo medio di due mesi di abbonamento) più gli interessi maturati”. La class action si rivolge a quel 10% dei 4.700.00 abbonati Sky che ogni anno dà la disdetta del contratto.

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