Diritto alla casa: Piotta sostiene #peccatocapitale ma contro di lui insulti razzisti
E’ trascorso quasi un mese dall’appello internazionale lanciato dall’Associazione 21 luglio, #peccatocapitale, per chiedere alle autorità romane (Prefettura, Assessorato alle Politiche Sociali e Gabinetto del sindaco) una moratoria degli sgomberi forzati durante il periodo del Giubileo (8 dicembre 2015-20, novembre 2016) e l’istituzione di un tavolo per rispondere alla problematica degli insediamenti informali presenti nella Capitale attraverso una modalità condivisa e rispettosa dei diritti umani.
Tra i firmatari Roberto Saviano, Ascanio Celestini, Gad Lerner, Sabina Guzzanti, Padre Alex Zanotelli, Assalti Frontali. Qualche giorno fa è arrivato anche il video di sostegno da parte di Piotta, il cantante romano che in modo scherzoso con degli accenni a Francesco Totti, si rivolge al Papa. E’ al Papa che anche Piotta ha chiesto di fermare gli sgomberi forzati dei rom durante il Giubileo.
A luglio sempre lui, insieme a Elio Germano, nell’ambito della campagna per il superamento dei campi rom e per la riforma dell’accoglienza sui rifugiati a Roma avevano realizzato una intervista doppia. Obiettivo? Smontare i pregiudizi sugli zingari. E’ un obiettivo impegnativo da raggiungere in questa Italia.
Ma non è tanto la solidarietà di Piotta oggi, ad avermi interessata, nonostante si ha bisogno di volti che mettano la propria faccia per i più deboli, quanto le manifestazioni, non provocatorie, ma decisamente razziste espresse con commenti sulla sua pagina Facebook, scritti dopo aver reso pubblico il suo sostegno all’appello; commenti che se in questi giorni in qualche modo avrebbero tentato di ostacolare il sostegno del cantante, come risultato hanno solo permesso a Piotta di rafforzare la sua posizione a favore della campagna. Insomma, che vi piaccia o no Piotta sa dalla parte di chi stare.
“Ha scritto 2 canzoni de merda e crede di essere stocavolo” (Lazio Mauro)”Se magnasse du lasagne invece de rompe li…
Potremmo parlare a lungo dei social, di come vengono utilizzati nel lavoro, per uso personale, e in questo caso, da volti pubblici e da fans, come, viceversa da “nemici”, o meglio, oppositori. Ne potremmo scrivere a lungo, a favore, o contro – non è questo il blog adatto – eppure quanto accaduto sulla pagina Facebook di Piotta diventa l’occasione per capire – ahinoi! – l’aggressività, l’ineducazione e il razzismo di chi dietro lo schermo di un pc crede di potersi servire di un mezzo e concedersi – più o meno consapevole – la possibilità di sviluppare razzismo, invece che di alimentare un dibattito.
“A Piotta ma ammazzate col gas”, “Portateli a casa… per me ponno morì tutti, difendere quella gente è approvare la criminalità”, “Per finire sui giornali sti falliti venderebbero anche la madre” (Da quanto scrive Piotta, tra l’altro, la mamma l’ha persa), “Deportateli tutti in Romania… Ne riporto solo alcuni perché sia chiara la potenza della parola, come della violenza.
Potremmo ragionare sui personaggi pubblici – più o meno noti – che scelgono di mettere la propria faccia decidendo da chi parte stare: “Scelgo di combattere contro l’ignoranza imperante sul tema Rom e Sinti, ed il fomentato razzismo di bassa lega. Orgoglioso di ricevere insulti da persone come queste e perdere qualche fan – ma dubito lo sia davvero – che evidentemente non ha ben capito chi sono, da dove vengo e dove vado”.
Potremmo ricordare in poche righe che sul tema rom, la tv – consapevole del danno che può fare raggiungendo i più che non vanno alla ricerca di una informazione alternativa, come di un approfondimento, dà spazio a chi indossa magliette con su scritto, “Ruspe in azione”; slogan che non sviluppa democrazia, alimenta odio. La tv ammette, in questo modo, che un certo linguaggio sia possibile, e che non venga impedito, come vorremmo. E se il potere ammette un certo linguaggio, forse persino sui social, mentre si è seduti comodamente in poltrona, l’utente riproduce lo stesso modo di esprimersi, non si sente in dovere di domandarsi quale sia il modo migliore di rapportarsi, di alimentare il dibattito, di svilupparlo, ma scrive senza filtri, con una violenza disarmante e ingiustificabile, aggiungerei.
Nel frattempo la campagna #peccatocapitale per chiedere il blocco degli sgomberi durante il periodo del Giubileo straordinario della misericordia va avanti. Un appello e una battaglia che prosegue a trecentosessanta gradi.
Lo stesso appello è stato anticipato a settembre da quello di Massimo Pasquini, segretario Unione Inquilini, quando “non è accettabile – ha spiegato il Segretario – che mentre Roma e l’Italia si apprestano ad accogliere e alloggiare milioni di pellegrini, contestualmente si proceda agli sfratti e agli sgomberi forzosi di famiglie in disagio abitativo senza alcuna previsione di passaggio da casa a casa”. “Al Papa – scriveva in una nota – chiederemo il Suo autorevole intervento nei confronti del Presidente del Consiglio Renzi, come del Sindaco di Roma affinché, per tutta la durata del Giubileo straordinario, siano sospesi gli sfratti”.
Chiuderei questo post appuntando che oggi, dopo il Piano Casa di Lupi, nella legge di Stabilità per il 2016 non risulta alcun finanziamento per politiche abitative positive, tantomeno per affrontare la questione sfratti, né per le 700.000 famiglie collocate nelle graduatorie. Certo, si spera che il Parlamento intervenga modificando la legge di Stabilità, ma anche per lo stato attuale dei fatti direi che oggi risulta estremamente importante il sostegno per il diritto alla casa da parte di volti noti e che piaccia o no la loro arte si tratta di una valutazione personale che non ha alcun valore in merito, invece.
Lo pensavamo nei confronti di chi, durante il processo a Erri De Luca, si mostrava contro o a sostegno di De Luca a seconda che lo apprezzasse o meno come scrittore. Lo ribadiamo oggi nei confronti di Piotta.
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La Redazione
Milano, 7 feb. (Adnkronos Salute) - Lo smog 'offusca' la mente. Crea una sorta di 'nebbia cognitiva' - condizione molti hanno imparato a conoscere con il long Covid - e rende difficile anche la routine di tutti i giorni. A lanciare un alert su questo impatto dell'inquinamento atmosferico sul cervello è un nuovo studio pubblicato su 'Nature Communications', che mostra come anche la capacità delle persone di interpretare le emozioni o di concentrarsi sullo svolgimento di un compito venga ridotta dall'esposizione a breve termine all'inquinamento atmosferico da particolato fine rendendo potenzialmente più difficili attività quotidiane, tipo fare la spesa al supermercato.
Gli scienziati hanno scoperto che anche una breve esposizione ad alte concentrazioni di polveri sottili può compromettere la capacità di concentrarsi sui compiti, di evitare distrazioni e di comportarsi in modo socialmente accettabile. Un team composto da esperti delle università di Birmingham e Manchester ha esposto i partecipanti allo studio o a livelli elevati di inquinamento atmosferico, utilizzando il fumo di candela, o ad aria pulita. I ricercatori hanno testato le capacità cognitive prima e quattro ore dopo l'esposizione. I test hanno misurato la memoria di lavoro, l'attenzione selettiva, il riconoscimento delle emozioni, la velocità psicomotoria e l'attenzione sostenuta. I risultati ottenuti rivelano che l'attenzione selettiva e il riconoscimento delle emozioni sono stati influenzati negativamente dall'inquinamento atmosferico, indipendentemente dal fatto che i soggetti respirassero normalmente o solo attraverso la bocca.
Gli autori suggeriscono che l'infiammazione causata dall'inquinamento potrebbe avere un ruolo in questi deficit, notando che mentre l'attenzione selettiva e il riconoscimento delle emozioni sono stati influenzati, la memoria di lavoro no. Ciò indica che alcune funzioni cerebrali sono più resilienti all'esposizione all'inquinamento a breve termine. "Il nostro studio fornisce prove convincenti che anche un'esposizione a breve termine" allo smog "può avere effetti negativi immediati sulle funzioni cerebrali essenziali per le attività quotidiane", commenta il coautore Thomas Faherty, università di Birmingham. La scarsa qualità dell'aria, interviene Francis Pope dell'Università di Birmingham, "compromette lo sviluppo intellettuale e la produttività dei lavoratori, con significative implicazioni sociali ed economiche in un mondo ad alta tecnologia che fa affidamento sull'eccellenza cognitiva".
“La riduzione della produttività - prosegue Pope - ha un impatto sulla crescita economica, evidenziando ulteriormente l'urgente necessità di normative più severe sulla qualità dell’aria e di misure di sanità pubblica per combattere gli effetti dannosi dell'inquinamento sulla salute del cervello, in particolare nelle aree urbane altamente colpite". Il funzionamento cognitivo comprende una vasta gamma di processi mentali cruciali per le attività quotidiane. L'attenzione selettiva, ad esempio, aiuta il processo decisionale e il comportamento orientato agli obiettivi, come dare la priorità agli articoli sulla lista della spesa al supermercato, ignorando altri prodotti e resistendo agli acquisti impulsivi.
La memoria di lavoro funge da spazio di lavoro temporaneo per conservare e manipolare le informazioni, essenziale per le attività che richiedono elaborazione e archiviazione simultanee e per quelle che richiedono più attività contemporaneamente, come pianificare un programma o gestire più conversazioni. La cognizione socioemotiva, che implica l'individuazione e l'interpretazione delle emozioni in sé e negli altri, aiuta a guidare il comportamento socialmente accettabile. Sebbene queste siano abilità cognitive separate, lavorano insieme per consentire il completamento con successo di compiti sia al lavoro che in altri aspetti della vita.
Nel complesso, concludono gli autori, lo studio evidenzia la necessità di ulteriori ricerche per comprendere i percorsi attraverso cui l'inquinamento atmosferico influisce sulle funzioni cognitive e per esplorare gli impatti a lungo termine, soprattutto sulle popolazioni vulnerabili come bambini e anziani, come sottolinea Gordon McFiggans, coautore dell'Università di Manchester. I ricercatori sottolineano la necessità di ulteriori indagini sugli impatti a lungo termine e sulle potenziali misure protettive. A livello globale, fanno notare, l'inquinamento atmosferico - in particolare le Pm 2.5 - è il principale fattore di rischio ambientale per la salute umana. Gli impatti negativi della scarsa qualità dell'aria sui sistemi cardiovascolare e respiratorio sono ampiamente riconosciuti, con collegamenti a condizioni neurodegenerative come la sclerosi multipla, il morbo di Alzheimer e il morbo di Parkinson.
(Adnkronos) - Gli episodi, tra truffe messe a segno e tentate sono diversi, ma la vittima caduta nella rete del gruppo - capace di utilizzare tantissimi numeri "clonati", uno con prefisso di Roma, ma anche dello staff del ministro Crosetto - è solo una. Alla richiesta di fantomatici riscatti da pagare per persone - giornalisti in particolare - rapite in Medio Oriente, solo una vittima ha versato denaro, in due diversi momenti. Sul suo nome il riserbo è massimo, anche per ragioni investigative.
Il procuratore capo Marcello Viola, il pubblico ministero Giovanni Tarzia e i carabinieri del Nucleo investigativo, sono al lavoro per bloccare i bonifici fatti su conti esteri, anche se pare difficile si riescano a congelare. In tal senso, sono stati attivati tutti i canali di cooperazione internazionale per arrivare a bloccare il denaro, in particolare su un conto europeo.
La truffa in cui viene usato il nome di Crosetto, però, non sembra l'unica. Da Banca d'Italia arriva un invito alla prudenza. "Si sono verificati di recente alcuni tentativi di truffa che utilizzano indebitamente il nome e il logo della Banca d'Italia", come ad esempio richieste di denaro per liberare giornalisti rapiti all'estero, "con la promessa di una restituzione da parte della Banca d'Italia" si legge in una nota dell'istituto, completamente estraneo a tali richieste. "Si raccomanda di non fornire alcuna risposta e denunciare i casi all'autorità giudiziaria".
Milano, 7 feb. (Adnkronos) - L'ultima immagine di Jhoanna Nataly Quintanilla viva è delle ore 18.44 del 24 gennaio scorso. La donna, 40 anni, baby sitter, viene inquadrata dalla telecamere dello stabile di piazza dei Daini a Milano, si intrattiene per qualche istante al telefono poi entra nel monolocale che condivide con il compagno Pablo Gonzalez Rivas, ora in stato di fermo - in carcere - con l'accusa di omicidio aggravato dai futili motivi e dal rapporto di convivenza e occultamento di cadavere.
Da quella porta, stando alle indagini della procura di Milano e dei carabinieri del nucleo Investigativo, non esce più con le sue gambe ma in un borsone da palestra. Chi l'ha uccisa, probabilmente, ha infierito con forza sul suo corpo. Le immagini, nitide, mostrano l'uomo che trasporta il pesante borsone e lo carica nel bagagliaio della sua auto, ferma nel garage. Le telecamere dell'area box restituiscono, nel dettaglio, quella che, al momento, sembra la prova regina contro il fermato.
Ma non solo. Per i pm, il 48enne operaio - anche lui di origine salvadoregna come la vittima - è 'caduto' in "contraddizioni e contrasti" nelle sue dichiarazioni, come emerge nel provvedimento di fermo su cui ora dovrà decidere la giudice delle indagini preliminari Anna Calabi che domani mattina lo interrogherà in carcere. Probabile che l'uomo, assistito dall'avvocata Paola Selleri, si avvalga della facoltà di non rispondere così come fatto nel pomeriggio davanti alla procuratrice aggiunta Letizia Mannella e al pubblico ministero Alessia Menegazzo.
Palermo, 7 feb. (Adnkronos) - Alle 16.20,cioè pochi secondi dopo la prima scossa, i social si riempiono di post, tutti simili. "Lo avete sentito?". "Sono ubriaca, o c'è un terremoto? Oscilla tutto". "Terremotooooo". Sono solo alcuni dei post scritti da Messina a Palermo, fino alle Madonie, dai cittadini impauriti. Maria Adelaide scrive: "Una scossa di terremoto a Messina che ci ricorda la non opportunità di farci un ponte". E Davide: "Rido per non tremare, al sesto piano si sente tanto". Daniela scrive: "Terremoto a Palermo,si è sentito tanto". Poi, dopo i primi momenti di paura, e le prime notizie di un sisma senza danni, i post di rassicurazione.
Milano, 7 feb. (Adnkronos) - La procura di Milano ha disposto il sequestro del monolocale in piazza dei Daini a Milano, così come dell'auto, del garage, del cellulare e del computer di Pablo Gonzalez Rivas, l'uomo fermato con l'accusa di aver ucciso la compagna Jhoanna Nataly Quintanilla, sparita lo scorso 24 gennaio e la cui scomparsa è stata denunciata solo una settimana dopo. Il sequestro mira a trovare elementi utili per capire dove, all'interno dell'appartamento, è stata colpita a morte; se - come appare accertato - sia stata caricata senza vita nel bagagliaio della Fiat Punto e anche se il delitto è stato in qualche modo premeditato. Da quanto si apprende gli accertamenti, con i carabinieri della Scientifica, saranno svolti nell'abitazione in zona Bicocca la prossima settimana.
Palermo, 7 feb. (Adnkronos) - I Vigili del fuoco del Comando provinciale di Palermo hanno effettuato una verifica in una scuola di Cefalù (Palermo) su richiesta del dirigente scolastico, dopo il sisma avvertito nel pomeriggio, "ma non sono stati rilevati danni particolari", come spiegano i Vigili del fuoco.
Roma, 7 feb. (Adnkronos) - "Oggi alla Camera e domani alle esequie salutiamo una straordinaria personalità della sinistra di questo Paese: un partigiano, un giornalista, un dirigente comunista, una persona di una sterminata cultura e di una sterminata ironia". Lo afferma Nicola Fratoianni di Avs parlando con i cronisti dopo aver reso omaggio a Montecitorio ad Aldo Tortorella.
"Una di quelle persone - prosegue il leader di SI - che appartengono a una generazione fatta di fil di ferro, una generazione che non finisce mai, che non finirà mai perché sempre dotata di una straordinaria curiosità per le cose del mondo e sempre ostinatamente indisponibile alla rassegnazione, all'idea che non cambino e non possano cambiare le cose, sempre bisognosa di trovare il modo di battersi dalla parte giusta della storia: quella della pace, della giustizia sociale, della difesa dei più deboli. Del bisogno di cambiare le cose".
"E' molto triste questo momento - conclude Fratoianni - ma è anche l'occasione ancora una volta per riscoprire, recuperare gli infiniti insegnamenti che da quella generazione e da persone come Aldo Tortorella ci sono stati donati".
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