“Ricevo ancora minacce per la mia riforma. Sono di solito persone arrabbiate, una di queste circa 15 giorni fa mi ha scritto una minaccia molto stravagante e molto brutta, che poi ho passato ai Carabinieri. Diceva: ‘Stai tranquilla, so sparare. Non rischi la vita, però…’”. Lo rivela ai microfoni di Ecg Regione, su Radio Cusano Campus, l’ex ministro del Lavoro, Elsa Fornero, che racconta: “Io indubbiamente ne ho sofferto. Vorrei provare a spiegare a tutti che non ho cose da nascondere e che quello che ho fatto l’ho fatto cercando di aiutare il mio Paese senza montarmi la testa e senza nessun interesse personale. Ho fatto tutto sulla base di un senso del dovere che ho sempre avuto molto forte”. E precisa: “Ricevo anche delle lettere carine, prima di tutto dai giovani: hanno capito che la mia riforma era indirizzata a loro. Noi pensavamo al Paese. Non ho mai fatto una sola riunione al Ministero pensando di far felice Berlusconi o Bersani, la Camusso o Bonanni. Noi guardavamo ai giovani, pensavamo a medio lungo termine. Molti ragazzi lo hanno capito e questo è importante”. L’economista si pronuncia anche sul reddito di cittadinanza invocato dal Movimento 5 Stelle: “Io l’ho sostenuto anche da ministro. Dobbiamo passare da una logica che tende a dare molte garanzie indistinte a tutti, all’interno delle quali si nascondono molti privilegi, perché la trasparenza è poca, e arrivare a una garanzia di reddito di cittadinanza, che sia ovviamente ben costruita. Siamo infatti anche un Paese dove il tentativo di abusare delle casse pubbliche è sempre dietro l’angolo. Questa misura andrebbe fatta bene per aiutare le persone in difficoltà”. Ma puntualizza: “Il reddito di cittadinanza costa, non dobbiamo far finta di questo fatto. E soprattutto dobbiamo capire bene come congegnarla e quali costi comporta, perché altrimenti la scarsità di trasparenza crea situazioni in cui a soccombere sono i poveri e a trarre benefici sono quelli che già stanno bene”. Elsa Fornero, poi, critica la decisione del governo Renzi circa l’aumento del tetto del contante a 3mila euro: “Il segnale è pericoloso, non è consono ad un Paese che dice di essere serio nella lotta all’evasione fiscale. Io in questo periodo sono negli Stati Uniti e il contante si usa pochissimo. Anche al supermercato si usa la carta di credito. In questo noi siamo indietro e questo messaggio del governo è rischioso”

Articolo Precedente

Marco Doria, niente carte di credito: per le cene ha speso solo 44 euro in un anno

next
Articolo Successivo

Cantone, Grillo: “Vi rispondo con una passeggiata muta alla Cuccia”

next