Polemica concitata nell’ultima puntata di Chi l’ha visto (Rai Tre) tra Federica Sciarelli e Marco Fassoni Accetti, il controverso fotografo che il 27 marzo 2013 si autoaccusò dell’organizzazione di quello che lui definì “finto doppio rapimento” di Emanuela Orlandi e di Mirella Gregori per conto di una fazione ecclesiastica in lotta negli anni Ottanta all’ombra del Vaticano e favorevole alla politica anticomunista di papa Wojtyła. La scomparsa della ragazza è occasione per invocare l’apertura di un fascicolo unico relativamente al caso di Bruno Romano e Jose Garramon, due bimbi dodicenni sulla morte dei quali aleggiano coincidenze inquietanti. Jose, figlio di un funzionario Onu uruguayano e residente nel quartiere Eur di Roma, venne investito dal furgone di Accetti il 20 dicembre 1983 nella pineta di Castel Fusano, a Ostia, a ben 20 km di distanza dalla casa del bambino. Il fotografo fu condannato per omicidio colposo a un anno e otto mesi di reclusione. Bruno Romano aveva la stessa età di Jose Garramon, e soprattutto gli assomigliava in modo impressionante: era un bimbo rom che abitava in una roulotte a Roma con i genitori e gli otto fratelli tra il quartiere Africano e Montesacro, a due passi dall’ufficio-studio di Accetti. Bruno scomparve misteriosamente il giorno di Santo Stefano del 1995. Due anni dopo, una “fonte fiduciaria qualificata” della Questura di Roma – secondo quanto riportato da Rai3 – indicò Accetti come possibile responsabile: il fotografo, definito ‘soggetto economicamente benestante’ con uno studio privato avviato, avrebbe abusato del piccolo Bruno con un complice omosessuale e, tra le sue abitudini perverse, ci sarebbe stata quella di riprendere con la telecamera i suoi rapporti sessuali con bambini. Nel resoconto di una informativa del 1997, acquisita dalla procura di Roma e controfirmata da Nicola Calipari, il funzionario della Polizia ucciso in Iraq nel 2005, si legge anche che “Accetti avrebbe simulato con un incidente stradale la morte di un bimbo straniero nei pressi di Castel Fusano, ma in realtà il bambino era deceduto prima, verosimilmente a causa della sua perversione”. Ma non è finita: dopo che la fonte della Polizia accusò il fotografo della scomparsa di Bruno Romano, gli inquirenti perquisirono l’abitazione del fotografo. Furono trovate foto di una bambina in mutandine, poi furono predisposte delle intercettazioni. In una conversazione telefonica del 1997 tra Accetti e la sua ex convivente, quest’ultima, consapevole di essere intercettata, minacciò di raccontare tutto su Emanuela Orlandi. Questo dialogo però non è mai finito nell’inchiesta sulla scomparsa di Emanuela Orlandi. Nel corso della diretta della trasmissione, arriva a sorpresa la telefonata di Accetti: come anticipato sul suo blog, il sessantenne asserisce che l’accusa di pedofilia e di responsabilità della scomparsa di Bruno Romano proviene da una “lettera anonima” inviata da lui stesso e non da una fonte fiduciaria della Questura di Roma. Poi si contraddice e afferma che la fonte esisteva, ma non era di fiducia, perché faceva capo a “persone malintenzionate e doppiogiochiste”. Il vis-à-vis tra la conduttrice e il regista prosegue per 25 minuti, durante i quali Accetti accusa la Sciarelli di incalzarlo e di censurarlo: “Lei fa lo spettacolino, è una demagoga populista. Lei ha mai assistito a un interrogatorio in procura? Si comportano esattamente come lei. Non sa fare neanche avanspettacolo. Se io fossi un mostro, lei di me non conoscerebbe nemmeno l’odore“. Nella discussione interviene anche Pietro Orlandi, che lunedì prossimo porterà circa 80mila firme raccolte in poco più di due mesi, al presidente della Repubblica Sergio Mattarella contro l’archiviazione dell’inchiesta sul rapimento di Emanuela. Il fratello della ragazza scomparsa chiede ad Accetti dire la verità e gli ricorda di essersi autoaccusato di aver rapito Emanuela. E lui risponde: “Non ho mai detto però di essere il suo assassino. E non si può dire tutta la verità“. Poi glissa, Federica Sciarelli lo accusa di aver mentito alla procura di Roma circa l’uccisione di Jose Garramon: “Lei addirittura è uscito libero dopo 3 gradi di giudizio, mentendo alla procura di Roma e al Tribunale di Roma che purtroppo le hanno creduto”. “Lei ha una capacità investigativa prossima allo zero” – sbotta Accetti – “mi dice quelle cose perché ve le ho raccontate io. Voi non siete nessuno. E lei è una diffamatrice e pure condannata, è una bugiarda per la legge, lo vuole capire? Io non sono stato condannato, lei sì“
Giustizia & Impunità - 24 Settembre 2015
Chi l’ha visto sul caso Emanuela Orlandi, Sciarelli contro Accetti in diretta: “Ha mentito, i giudici le hanno creduto”
La Playlist Giustizia & Impunità
- 21:39 - Mo: estrema destra Israele minaccia Netanyahu, 'no accordo sconsiderato, sì a Rafah'
Tel Aviv, 4 mag. (Adnkronos) - Il ministro della Sicurezza nazionale di estrema destra Itamar Ben Gvir lancia una nuova minaccia di lasciare il governo, mentre i colloqui al Cairo su un accordo di tregua e sugli ostaggi sembrano essere entrati in una fase critica. Lo scrive il Times of Israel.
In una dichiarazione, Ben Gvir accoglie la decisione del primo ministro Benjamin Netanyahu per non aver inviato una delegazione al Cairo e dice che si aspetta che il premier mantenga le promesse fatte presumibilmente quando i due si sono incontrati la scorsa settimana: “No a un accordo sconsiderato, sì a Rafah. Il primo ministro sa bene qual è il prezzo da pagare se non si onora questo impegno”, aggiunge Ben Gvir.
In una dichiarazione simile, riporta il quotidiano israeliano, il ministro delle Finanze Bezalel Smotrich afferma che “un accordo di resa che porterà alla fine della guerra senza una vittoria totale è un disastro. Rafah adesso”.
- 21:31 - Mo: Idf e Shin Bet eliminano massimo comandante Jihad palestinese
Tel Aviv, 4 mag. (Adnkronos) - Un attacco congiunto da parte dell'Idf e dello Shin Bet ha ucciso uno dei massimi comandanti della Jihad islamica palestinese. Lo ha annunciato l'esercito israeliano.
Imam Zerev è stato ucciso da aerei da combattimento dell'aeronautica israeliana nel sud di Gaza. Ha comandato e diretto diversi attacchi, in particolare quello delle forze Nukhba sia alla comunità di confine che all'avamposto di Sufa il 7 ottobre.
- 21:22 - Mo: media, 'Usa garanti fine guerra dopo 40 giorni da accordo ostaggi'
Washington, 4 mag. (Adnkronos) - Gli Stati Uniti hanno garantito ad Hamas, attraverso l'Egitto e il Qatar, che la guerra finirà dopo la prima fase di accordo sugli ostaggi e tregua di 40 giorni attualmente in fase di negoziazione al Cairo. Lo riferisce il notiziario israeliano Channel 12.
Citando "una fonte molto autorevole di Hamas", l'analista veterano del Medio Oriente della stazione televisiva Ehud Ya'ari afferma che gli americani si sono impegnati, "sia che Israele dica sì o no e che faranno in modo che la guerra finisca", dopo la prima fase dell'accordo, durante la quale verranno liberati 33 ostaggi.
- 21:09 - Mo: Sinwar, 'proposta accordo la più vicina a richieste Hamas'
Washington, 4 mag. (Adnkronos) - Il leader di Hamas, Yahya Sinwar, ha discusso ieri per la prima volta la proposta di accordo attraverso i rappresentanti di Hamas, affermando che si tratta dell'offerta più vicina alle richieste dell'organizzazione islamista. Lo scrive il Wall Street Journal, citando mediatori arabi.
Secondo il quotidiano americano, Sinwar ha sollevato diversi avvertimenti e i mediatori arabi hanno affermato che Hamas dovrebbe presentare presto una controproposta.
- 21:02 - Mo: media, 'Israele potrebbe rilasciare Barghouti come parte accordo su ostaggi'
Gaza, 4 mag. (Adnkronos) - Marwan Barghouti potrebbe essere presto rilasciato dalla sua detenzione come parte di un possibile accordo sugli ostaggi tra Israele e Hamas. Un rapporto di Maariv, che citava il canale saudita Asharq, riporta che Israele non si oppone più al rilascio di Barghouti ma insiste per rilasciarlo a Gaza e non in Cisgiordania.
È stato anche riferito - scrive il Jerusalem Post - che Hamas dovrebbe richiedere il suo nome sulla lista della prima fase dell'accordo. Barghouti, ex leader dei Tanzim, una fazione militante del movimento palestinese Fatah, è stato condannato nel 2004 da un tribunale israeliano a cinque ergastoli cumulativi e 40 anni di prigione per atti terroristici in cui cinque israeliani furono uccisi e molti feriti.
- 20:51 - Europee: Bandecchi, 'liste Ap ammesse in tutta Italia, alla faccia dei gufi'
Roma, 4 mag. (Adnkronos) - "Alla faccia dei gufi. Queste sono cose sono le grandi soddisfazioni della vita: tutti avevano detto che il sindaco di Terni era stupidino, era fuori di testa e non aveva capito che lui che non raccoglieva le firme sarebbe stato buttato fuori. Sono l'unico italiano, insieme ai giudici che mi stanno dando ragione, che aveva capito come stavano le cose. Sarò anche scemo, ma proprio scemo scemo, no". Così Stefano Bandecchi sull'ammissione delle liste di Alternativa Popolare alle europee.
- 20:50 - Mo: Axios, 'verso ok Hamas a rilascio ostaggi senza impegno a fine guerra'
Il Cairo, 4 mag. (Adnkronos) - "Alti funzionari israeliani affermano che ci sono prime indicazioni che Hamas accetterà di portare a termine la prima fase dell’accordo – il rilascio umanitario degli ostaggi – senza un impegno ufficiale da parte di Israele a porre fine alla guerra". Lo ha annunciato su X il reporter di Axios, Barak Ravid.