C’è tutto un tratto della linea 2 della metropolitana milanese inaccessibile per i disabili. Si tratta del cosiddetto “tratto Martesana” che dal capoluogo lombardo porta verso le propaggini più a est dell’hinterland. Ebbene, da queste parti, tutte le stazioni risultano impraticabili per chi è costretto a muoversi su una carrozzina, oppure ha difficoltà di deambulazione. Ma, più banalmente, anche una mamma con passeggino al seguito ha serie difficoltà a raggiungere le banchine dei treni. Queste stazioni infatti – realizzate negli anni ’70 – presentano scale ripidissime per accedere ai binari. I sindaci dei paesi affacciati sul naviglio Martesana hanno deciso così di protestare contro questa situazione. “Sin dal 2007 ci avevano promesso che a seguito dei lavori per la Teem, la nuova Tangenziale est esterna di Milano, si sarebbe proceduto anche all’eliminazione delle barriere architettoniche di queste stazioni. Ma sino ad oggi ancora nulla”, tuona il sindaco di Cassina de’ Pecchi, Massimo Mandelli, che per l’occasione ha provato a “vivere” la stazione della metro del suo paese su una carrozzina: “È un disastro” di Fabio Abati

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