Sulle note di “Je t’aime… moi non plus” di Serge Gainsbourg e Jane Birkin, Michele Santoro apre la nuova puntata di Servizio Pubblico: “Stranieri avvolti in una stessa passione. “Ti amo ti amo, lui dice a lei che appassionatamente risponde: neanch’io. Ed è lui che precisa: neanch’io. Si ti amo arabo che cavalchi la mia Alitalia, mentre il popolo padano urla contro l’ennesima moschea. Allah è grande e io ti amo Valentino. Ti amo Cina, urla Trochetti Provera in un orgasmo miliardario. Vieni, vieni senegalese a raccogliere le arance, vieni serbo a ripararmi il rubinetto, vieni vieni mia dolce Irina”. E chiosa: “Domani a colazione orzo bimbo, francese. Ti amo, ti amo, ti amo. Chi è che sta urlando per strada? Lo sai? Neanch’io. A casa chi? A casa dell’Emiro. Voi piuttosto, voi razza di sfigati, voi, dove cazzo abitate?”

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