“Quanti Incalza ci sono in Italia? Tanti. Parliamoci chiaro: la corruzione in questo Paese ha caratteri endemici. Lei pensa che una malattia endemica si possa cambiare attraverso un’Autorità che opera con poteri amministrativi?”. A parlare è Raffaele Cantone, presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione, intervistato da Sandro Ruotolo. Chiamato a commentare il recente scandalo degli appalti sulle Grandi opere pubbliche, dice: “Una legge ben scritta sugli appalti serve molto più di 2 milioni di intercettazioni. La legge Obiettivo del 2001 che concedeva il potere al direttore dei lavori di essere nominato dall’impresa è una legge criminogena”. E sul caso Lupi: “Di Incalza in Italia ce ne sono tanti. Al posto di Lupi mi sarei dimesso? Non credo mi ci sarei mai trovato”

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Dimissioni Lupi, l’imputato Formigoni: “Gesto non dovuto, non è indagato”

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Servizio Pubblico, Burchi, presidente di Italferr: “Il figlio di Lupi in cantiere? Una marchetta”

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