“Questo impianto della legge elettorale garantisce la governabilità, la semplificazione del panorama politico e un vincitore stesso la sera stessa delle elezioni”. Lo afferma Simona Bonafè a proposito dell’Italicum. Il dibattito poi vira sul ruolo dell’Italia in Europa. Giorgia Meloni osserva: “Il popolo greco dice basta alle politiche della Troika. Il debito pubblico è salito, come la disoccupazioni. Dati simili a quelli italiani”. E accusa Renzi di incoerenza, visto che si era presentato come un rivoluzionario e poi dà ragione alla Bce, secondo cui “la sovranità della Grecia non appartiene più al suo popolo, ma agli speculatori internazionali. “Se oggi in Europa non parliamo più di ortodossia del rigore è grazie a Renzi” – ribatte la Bonafè – “La richiesta di Tsipras di ricontrattare il termine è legittima, ma la Grecia prima della Troika aveva i minimi criteri fondamentali sballati”. Interviene Barbara Palombelli: “Il governo italiano si rallegrava per Tsipras che non vuole ridare 40 miliardi all’Italia, dove l’Iva salirà presto al 25%”. “Quello che ci lascia incuriositi” – chiosa Travaglio – “è quante parti in commedia vuole giocare Renzi. Sembra Zelig”

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