Cucina

La Sfoglia Tira, Modena e Bologna si sfidano a colpi di mattarello

E' una kermesse dedicata alla pasta sfoglia tirata a regola d'arte quella che si svolgerà in Emilia: sedici chef bolognesi in lizza per conquistare i quattro posti in finale. Il confronto si amplia rispetto alla prima edizione e al tortellino vanno ad aggiungersi altre due prelibatezze che hanno conquistato il palato del mondo: lasagne e tortelloni

di Matteo Poppi

La Sfoglia Tira, Modena e Bologna si sfidano al mattarello. La prima edizione, ideata dall’associazione bolognese tOurt-len e sposata da Modena a Tavola, ha avuto successo e risonanza nazionale; verteva sul re della cucina emiliana, il tortellino. Il secondo confronto si amplia, e al tortellino vanno ad aggiungersi altre due prelibatezze che, dalla Via Emilia, hanno conquistato il palato del mondo: lasagne e tortelloni. Il comun denominatore sarà quindi la pasta all’uovo tirata col mattarello, da qui l’ironico titolo – La Sfoglia Tira.

Dei sedici chef bolognesi in lizza ne approderanno in finale quattro. Le primarie felsinee si terranno nella Sala del Podestà di Palazzo Re Enzo, il 25 e 26 gennaio (8 chef per serata). Anche i modenesi quest’anno, complice forse la vittoria della bolognese Lucia Antonelli nella scorsa edizione, hanno optato per una selezione dei campioni. I quattro rappresentanti modenesi verranno selezionati tra undici candidati presso il Ristorante Vinicio, il 23 gennaio. In entrambe le città saranno i commensali a decretare i vincitori delle primarie: duecento commensali per ognuna delle due serate felsinee e sessanta per la cena all’ombra della Ghirandina. I partecipanti alle serate potranno essere inoltre estratti per far parte della giuria di qualità durante la finale.

La finale è fissata per il 2 febbraio a Palazzo Re Enzo. I protagonisti saranno i quattro chef finalisti delle due squadre e le quattro portate: tortellini tradizionali, tortellini reinterpretati, tortelloni e lasagne. L’assegnazione della portata al singolo chef verrà decisa in segreto, prima dell’accensione dei fornelli, internamente alle due squadre. Il cuoco resterà anonimo fino alla fine della serata, questo per non influenzare i due arbitri del confronto: la giuria di esperti e la giuria di qualità presieduta dal Gastronauta Davide Paolini. Non rimarranno anonimi invece i piatti – raccontati di volta in volta dal comunicatore Bruno Damini. Le creazioni di sfoglia saranno accompagnate dai vini del Consorzio Vini Colli Bolognesi e del Consorzio Marchio Storico dei Lambruschi Modenesi. Ad aprire le danze il pane di Forno Calzolari e una speciale mortadella nata dall’incontro tra la ditta Felsineo e gli chef dell’associazione tOur-tlen. “Un insaccato molto profumato, meno grasso dello standard, si presta molto bene per il ripieno dei tortellini e per le polpette”. La mortadella tOur-tlen sarà qui gustata in anteprima, e solo successivamente commercializzata con denominazione “selezione tOur-tlen”. Non mancheranno i dolci con le creazioni di Gino Fabbri e Gabriele Spinelli.

L’Assessore all’economia del Comune di Bologna Matteo Lepore sottolinea l’importanza dall’associazione tOur-tlen per City of Food, la food commission bolognese che promuove la gastronomia bolognese nel mondo. Importanza ancora maggiore considerato l’avvicinarsi dell’Expo e dell’inaugurazione di F.I.CO. Il rapporto con le istituzioni si è costruito tuttavia col tempo, “inizialmente non siamo stati ben visti, il nuovo fa sempre paura” ricorda Mario Ferrara, chef di Scacco Matto e vicepresidente dell’associazione. I membri dell’associazione, come ogni chef che si rispetti, hanno caratteri esuberanti, insofferenti ai tempi della politica. Tempi che potrebbero costare il marchio IGP al tortellino dei territori di Modena e Bologna a favore di Valeggio sul Mincio, in provincia di Verona. I veneti sembra abbiano infatti bussato per primi alle porte dell’Unione Europea. Tour-tlen e Modena a Tavola si aspettano che le rispettive Camere di Commercio e istituzioni lavorino celermente perché il tortellino rimanga emiliano. “Questo non per interessi interni, ma per realizzare lo scopo con cui è nata l’associazione: promuovere la città e la regione” chiosa Ferrara.

Le sinergie col territorio saranno al centro anche di questa seconda edizione: verrà donata una targa speciale al Ristorante Diana per l’opera di divulgazione della cultura gastronomica bolognese e ai tavoli serviranno gli alunni delle scuole alberghiere bolognesi. L’intera manifestazione è dedicata a Stefano Bonilli, fondatore della moderna critica enogastronomica italiana, creatore del Gambero Rosso nonché giurato della prima edizione.
45 e 55 euro, rispettivamente il costo di primarie e finale. Pochi i posti ancora disponibili.
Per prenotazioni: info.tourtlen@gmail.com

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