Per il direttore de “Il Foglio”, i cittadini devono scegliere i propri governi con il voto, accettando o meno le liste di parlamentari e senatori proposti dai partiti. Ma Marco Travaglio non è d’accordo: l’inserimento delle preferenze nel “patto del Nazareno” è un passo indietro, che apre spazi ai soliti nominati dall’alto

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