Roma, 8 ott. (Adnkronos) - Le opposizioni, stavolta unite, sono riuscite a fare muro e respingere "il blitz" della maggioranza. Un successo, senza dubbio. Ma ognuno lo 'festeggia' da solo. Le tensioni che attraversano il campo progressista hanno una rappresentazione plastica in Transatlantico: stamattina nessun capanello tra i leader, nessun ammiccamento per il risultato raggiunto, ognuno per sè. Comunque, al netto del momento complicato nei rapporti tra le opposizioni (sebbene si intraveda una schiarita sul capitolo Emilia Romagna), oggi la linea unitaria ha premiato.
"La compattezza delle opposizioni ha fermato la forzatura della maggioranza", sottolinea Schlein. E poi Conte: "Stamattina è fallito il blitz organizzato da Meloni in persona per consentire alla sola maggioranza di eleggersi il giudice della Corte Costituzionale. Li abbiamo lasciati da soli in Aula con le loro paranoie, a scovare i traditori dentro Fratelli d'Italia". Quindi Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni: "Presidente Meloni, fare le prove muscolari su organismi di garanzia come la Corte Costituzionale è un pessimo segnale". Caustico Riccardo Magi: "Meloni ha tentato il blitz sulla Consulta ed è stata una débâcle nel metodo e nel merito".
Ora le opposizioni chiedono che si riporti il dossier Consulta nei binari della corretta dinamica parlamentare e costituzionale. "Se esiste una maggioranza qualificata per questo voto - rimarca Schlein - è proprio perché la Costituzione prevede un dialogo tra maggioranza e opposizione. E quando dico dialogo intendo non chiamate spicciole a parlamentari dell'opposizione, ma dialogo con le opposizioni sulla composizione della Corte Costituzionale". Conte, da parte sua, ci tiene a mettere in chiaro che certe 'chiamate' ai 5 Stelle non sono arrivate, come invece ancora oggi si sentiva dire alla Camera. "Non c'è stato nessun negoziato, nessun tentativo di trattativa", la reazione di Conte.
Un clima di sospetti, insomma, sempre con la Rai e le direzioni dei Tg sullo sfondo. Tanto che in Transatlantico più di uno oggi era pronto a scommettere che se non si fosse riusciti a tenere il fronte compatto sulla non partecipazione al voto, le cose sarebbero potute finire diversamente. "O Meloni pensava di chiudere il blitz su Marini col sostegno di qualcuno tra le opposizioni o non si spiega il suo tentativo di forzare". Matteo Renzi lo dice in chiaro: "Denuncio la scorrettezza istituzionale di Meloni che ha fatto campagna acquisti nell'opposizione e ha provato ad avere la maggioranza qualificata, prevista dalla Costituzione, senza accordo".
A stretto giro in Transatlantico, Conte mette agli atti che l'eventuale 'campagna acquisti' di Meloni tra le opposizioni non ha nulla a che vedere con il Movimento 5 Stelle: "Non c'è stato nessun negoziato, nessun tentativo di trattativa. E' una cosa così fantasiosa, impossibile e basta parlare con qualsiasi esponente della maggioranza per capire che non c'è stato nessun tentativo di accordarsi. Io non lo accetto", sottolinea il leader M5S ai cronisti.
E aggiunge: "Non ci sono stati tentennamenti da parte del Movimento 5 stelle. Nel momento in cui abbiamo capito che c'era un blitz in atto, abbiamo subito internamente deciso che non si poteva rischiare di consentirlo e occorreva una risposta adeguata. Io spero che la maggioranza oggi tragga una seria riflessione che coinvolge il governo direttamente, perché è a Chigi che c'è stata questa cabina di regia".