Reato prescritto per l’ex ministro dello Sviluppo economico Claudio Scajola in relazione alla vicenda della compravendita di un appartamento vicino al Colosseo. Lo ha deciso la seconda Corte d’Appello di Roma. In primo grado Scajola era stato assolto. “Siamo soddisfatti, gli appelli della procura sono stati rigettati e su questa vicenda possiamo mettere una pietra tombale” afferma l’avvocato di Scajola Giorgio Perroni che aggiunge: “Non mi aspetto ricorsi in Cassazione, la storia finisce qui”. L’immobile acquistato “a sua insaputa” resta nelle disponibilità dell’ex ministro. Scajola attualmente agli arresti domiciliari per un’atra vicenda giudiziaria fuori dal tribunale non commenta. “Questa casa ha causato tutti i casini della mia vita”, avrebbe detto al termine del processo e della lettura della sentenza di prescrizione  di Irene Buscemi

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