“Quale morso! Sono scivolato e ho sbattuto su Giorgio Chiellini“. Tradotto: il gesto di Luis Suarez ai danni del difensore dell’Italia è stato un caso. Questa, secondo il quotidiano paulista ‘O Estado, la difesa dell’attaccante della Celeste al cospetto della commissione Fifa, che doveva giudicarlo per quanto accaduto durante Italia-Uruguay. Il risultato? Gli 007 del massimo organismo del calcio non hanno creduto al centravanti del Liverpool e gli hanno inflitto una squalifica esemplare, da record: nove gare di stop e quattro mesi lontano da qualsiasi campo di calcio. A poco, in tal senso, serve la solidarietà della vittima del morso, del presidente della Repubblica uruguayana e di Diego Armando Maradona, tutti a sottolineare l’eccessiva durezza della sanzione imposta dalla Fifa. Che evidentemente si è sentita anche presa in giro dalla goffa strategia difensiva di Suarez.

‘O Estado Sao Paulo’, in tal senso, cita documenti della Fifa stessa con le parole del Pistolero: “Dopo uno scontro che mi ha fatto piegare le ginocchia, ho perso l’equilibrio e sono caduto addosso al mio avversario sbattendo la faccia contro la sua spalla”, avrebbe detto Suarez in sua difesa, aggiungendo che il colpo gli ha lasciato “un piccolo livido” sulla guancia e un “dolore ai denti”. “Non ho mai morso o voluto mordere” ha sottolineato il numero 9 della Celeste. Ma la Fifa non gli ha creduto e, sempre secondo il giornale brasiliano, ha voluto applicare una pena così severa – la più grande mai inflitta durante la Coppa del Mondo – proprio perché l’uruguaiano non ha “mostrato alcun pentimento” per il suo comportamento.

Tra i fattori considerati aggravanti anche il fatto che l’episodio sia avvenuto senza che i due giocatori fossero “in lotta per il pallone“, anzi con la sfera “lontana”. “L’uruguayano ha morso l’avversario con l’intento di fare male”, ha spiegato l’organo di governo del calcio mondiale. La Fifa ha descritto l’episodio come “una grave violazione dei valori dello sport”. L’esemplarità della pena è legata anche alla volontà di prevenire “il rischio di imitazione”. E’ pesato molto anche il fatto che Suarez non fosse nuovo ad aggressioni del genere, visto che aveva gia in due occasioni morso un avversario e la pena pecuniaria decisa (100.000 franchi svizzeri) è stata comminata per “aver leso l’immagine del calcio”. Infine nel documento della Fifa si afferma che nessuno dei quattro arbitri presenti all’Arena das Dunas di Natal si è accorto dell’incidente e le decisioni sono state prese in base al materiale “audiovideo ufficiale della Fifa“.

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