È scomparso all’età di 65 anni James Rebhorn, attore classe 1948 noto per il ruolo di Segretario alla Difesa in Independence Day che lo rese celebre in tutto il mondo. Recentemente apparso in film come Real Steel nel 2011 e ne L’incredibile vita di Timothy Green del regista Peter Hedges, è deceduto venerdì scorso, anche se la notizia è stata resa nota soltanto oggi.

Rebhorn era sposato con Rebecca dalla quale aveva avuto due figlie, Emma e Hannah e da lungo tempo combatteva contro un tumore della pelle che lo aveva costretto negli ultimi tempi a ritirarsi dalle scene. Ingaggiato per lo più per ruoli di personaggi dai tratti severi come politici, medici o militari aveva dato prova della sua grande bravura anche in alcuni episodi di Law & Order – I due volti della giustizia, la serie tv creata da Dick Wolf per la NBC in cui interpretava il duplice ruolo dello spietato serial killer e dell’avvocato difensore.

Nato a Philadelphia in Pennsylvania, Rebhorn era un luterano praticante, avvicinatosi alla recitazione grazie al teatro in cui interpretò opere di Aristofane e Molière fino al giorno in cui decise di trasferirsi a New York City dove iniziò la sua carriera nel cinema che lo ha portato a essere uno dei caratteristi più apprezzati di sempre, con all’attivo più di 100 pellicole in oltre trent’anni di carriera.

Prima ancora di Independence Day aveva interpretato nel 1991 il personaggio antagonista di Marisa Tomei in Mio cugino Vincenzo e di Al Pacino in Scent of a Woman – Profumo di donna, l’anno successivo, interpretazioni per cui entrambi gli attori vinsero un Premio Oscar. Proficua fu anche la carriera per il piccolo schermo dove prese parte, seppur in ruoli minori, anche in serie tv longeve come Sentieri e Così gira il mondo, fino a White Collar, la serie creata da Jeff Eastin con protagonisti Matt Bomer e Tim DeKay di cui era entrato a far parte del cast dal 2009. Rebhorn, con un ruolo anche in Homeland-Caccia alla spia, verrà ricordato non tanto per il nome quanto per il suo volto, essendo tra quegli attori che seppur relegati in ruoli di secondo piano, resteranno nell’immaginario comune in film che hanno fatto la storia del cinema.

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