Per motivi di lavoro ho trascorso questa estate alcune settimane tra New York e Miami e ne ho approfittato per cercare di comprendere la società americana non già dalla prospettiva del turista, come altre volte, bensì da quella di un comune residente, affittando un appartamento, girando in auto oltre che coi mezzi pubblici, facendo la spesa, ecc. Queste sono in sintesi le impressioni e riflessioni che ne ho ricavato, specie in risposta a quella domanda che ho sentito ripetere ciclicamente negli ultimi decenni: perché regioni come la Puglia o la Sicilia, se non l’Italia intera, non sono la Florida d’Europa?

Premetto che non ero alla ricerca di bassifondi o di degrado sociale che pure non mancheranno anche se spesso ci vengono proposti da media ideologizzati in chiave auto consolatoria/assolutoria, bensì delle migliori pratiche della vita sociale americana con cui dobbiamo responsabilmente confrontarci. Tralasciando New York, metropoli unica ed irraggiungibile, sono Miami e il sud della Florida che più mi hanno colpito. Parlo di un’area di centinaia di km, quella che ho sperimentato direttamente tra Palm Beach e Key West, di un curatissimo giardino tropicale di qualità estetica costante sia quando a gestione pubblica che privata. Tanto per capirci, una Mondello (Palermo beach) – nella sua parte più presentabile – elevata però all’ennesima potenza.

Qui a Palermo contiamo su circa 20.000 dipendenti comunali e affini. Avere a libro paga tanti dipendenti potrebbe anche rispondere ad una precisa e originale visione: offrire a cittadini, investitori e turisti in transito una città dove avverti immediatamente il fiato sul collo di un dipendente comunale che ti anticipa in ogni tua necessità o bisogno, proprio come in un lussuoso albergo a 5 stelle lusso, dove tutto è pulizia, decoro, competenza, efficienza e buon gusto. Ma se dei 20.000 dipendenti sopporti solo il costo degli stipendi senza avere adeguati servizi, delle due l’una: o pretendi adeguati servizi, o rinunci ai dipendenti in eccesso al fabbisogno. Non dovrebbe competere alla politica creare posti di lavoro. Ecco, Miami ti offre esattamente la sensazione di una città 5 stelle lusso, ma senza tanti dipendenti: quale sarà il suo segreto?

E’ una motivazione squisitamente economica, socialmente condivisa, che rendo chiara con un esempio: se hai una casa con giardino, puoi semplicemente sognarti di trascurarlo a Miami dove i vicini non te lo consentirebbero perché il valore economico del contesto residenziale ne risentirebbe. E per evitare che capiti il vicino sbagliato, devi superare l’esame dei vicini. Nei condomini opera un board severissimo presso cui superare un vero e proprio assessment: persino reddituale perché non ne risenta la condivisione delle spese comuni. I problemi di civile convivenza non devono neanche nascere perché così si vive meglio!

Il pragmatismo americano fa dei condomini sviluppati in altezza (parliamo di grattacieli o giù di lì) dei formidabili erogatori di servizi con un proprio rispettabile bilancio: piscina, palestra, area giochi per bambini, magazzini, spazi comuni utilizzabili per feste o altri eventi, valet (chi ti parcheggia la macchina e ti aiuta a portare la spesa), portierato notturno e diurno capace di intervenire all’occorrenza per guasti e interventi di ogni tipo, ecc.

Il pubblico, a sua volta, non danneggia il privato sotto il profilo estetico e del decoro e trovi quindi luoghi pubblici, parchi e giardini, strade cittadine e autostrade incredibilmente pulite e curate, con l’erba tagliata come per magia (non trovi mai nessuno all’opera!). Il controllo sociale incrociato fa risparmiare un sacco di soldi pubblici e crea lavoro nel privato, specie tra quelle categorie (es. immigrati) che non hanno avuto l’opportunità dell’accesso all’istruzione superiore.

La società americana non si comprende senza le sue università che ne rappresentano il vero ascensore sociale: non mi riferisco alle elitarie ivy league, ma alle tante sconosciute università sempre funzionali e costose, perché la buona istruzione costa, ma per essa le famiglie fanno sacrifici e scelte di vita come quella sul dove abitare. Non parliamo quindi di diplomifici all’italiana e rinvio  doverosamente alle classifiche poco pubblicizzate da noi. Senza quel livello di istruzione superiore non è possibile concepire e tantomeno realizzare infrastrutture e servizi funzionali alla vita e alla crescita civile ed economica di parecchi milioni di abitanti in queste metropoli.

Il controllo sociale è percepibile anche su strada: non ci sono autovelox, tutor o la Polstrada per far rispettare i limiti di velocità. Ho avuto alle calcagna per decine di km una Harley Davidson che non si è mai sognata di superarmi perché andavo al limite di velocità consentito mentre quando per inesperienza non comprendevo la logica delle precedenze, mi prendevo i rimproveri degli altri automobilisti: zero tolerance invece dell’omertà  o della falsa tolleranza nostrana. Lo stop è stop e ci si ferma sempre, anche se non c’è nessuno.

E mentre da noi le tasse sui consumi viaggiano verso l’aliquota del 22% Miami si attesta sul 7% (mentre New York sfiora il 9% tra tasse statali e comunali: negli Usa non c’è l’Iva). Se poi vuoi un’autorizzazione un po’ particolare, presenti un progetto. Le assegnazioni vengono fatte in base all’aspetto architettonico che deve essere armonioso con l’ambiente, alla tipologia di prodotto, all’innovazione, al volume d’affari che genera e a quanti addetti verranno occupati. L’affitto del suolo pubblico si paga con un minimo garantito che in genere corrisponde al 15% del fatturato minimo previsto più le tasse al 7% . In questo modo anche il pubblico stimola una competizione virtuosa: puoi proporre ciò che vuoi purché contribuisca al miglioramento sociale ed economico del contesto urbano.

Certo gli americani sono un po’ rigidi e pensando alla nostra sopravvalutata elasticità mentale con cui ciascun individuo o categoria cerca di costruirsi la propria scorciatoia finché la tua non blocca la mia in un groviglio inestricabile di privilegi, disuguaglianze, disprezzo del merito, sprechi e abusi tutti sempre a rigore di legge e quindi inappellabili, finisco per rimpiangere e desiderare regole semplici e chiare e le strade maestre. Sarà per tutto questo che i voli per Miami sono sempre pieni?

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