“Un pacchetto a costo zero“. Il ministro per la Pubblica amministrazione Gianpiero D’Alia ha presentato così le disposizioni sulle semplificazioni per cittadini e imprese approvate dal Consiglio dei ministri. Il ddl prevede quattro deleghe al governo sul riassetto normativo e la semplificazione amministrativa in materia di beni culturali e tutela del paesaggio, scuola e ricerca e ambiente.

Una serie di misure che, specifica il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Filippo Patroni Griffi, “hanno l’obiettivo di facilitare la vita dei cittadini e anche quella delle imprese”. Il decreto è suddiviso in due parti: “La prima – ha spiegato D’Alia – contiene una serie di norme di codificazione”, un nuovo “taglia leggi“, mentre la “seconda contiene altre misure di semplificazione su oneri amministrativi ulteriori” oltre a quelle contenute nel decreto fare.

“Le semplificazioni sul cambio di residenza e sulle relative dichiarazioni che vanno insieme alle tasse sui rifiuti – ha aggiunto D’Alia – consentiranno anche di poter perseguire meglio l’evasione fiscale, con accertamenti più rapidi”. Inoltre vengono introdotte ”una serie di semplificazioni anche fiscali come l’esonero della dichiarazione di successione” nel caso di eredità non superiori ai 75.000 euro che riguardano il coniuge e i figli”. 

Fuori dalla porta del Consiglio dei ministri è invece rimasta l’Iva, tema caldo di questi giorni. “Il tema non è stato toccato”, confermano D’Alia e Patroni Griffi.  E nel Consiglio dei ministri di venerdì non ci sarà il provvedimento di riforma della legge Fornero, come confermato dal ministro per i Rapporti con il Parlamento Graziano Delrio.

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