Al grido di “Taranto libera” circa diecimila persone hanno sfilato in corteo per le vie del centro cittadino ionico rivendicando il diritto alla salute e a sostegno di una “magistratura libera e indipendente dal potere politico, capace di tutelare la nostra salute quando il potere politico si volta dall’altra parte” come ha spiegato Alessando Marescotti, uno degli organizzatori. Un’iniziativa promossa anche in virtù della decisione della Consulta che il prossimo 9 aprile si dovrà pronunciare sulla legimittimità costituzionale della legge “salva-Ilva”. In prima fila i medici, i farmacisti che in camice bianco hanno chiesto alle istituzioni maggiore attenzione per la delicata situazione sanitaria nel territorio jonico, “Ogni famiglia – ha spiegato il dottor Colucci – a Taranto ha il suo caduto, possono essere malattie all’apparato circolatorio, respiratorio, malattie autoimmuni che stanno colpendo la tiroide in maniera esponenziale. Quasi tutti i tarantini, sono malati di tiroide”. Assenti le istituzioni locali, tra cui anche il sindaco, nonché pediatra, Ippazio Stéfano, fortemente contestato da Fabio Matacchiera “Hanno fatto bene i politici a non venire qui, perché i politici sono complici di questo disastro”  di Luigi Piepoli

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