Vivo in un paese della Val Susa circondato da sorgenti, ma l’acqua che mi scende dal rubinetto fa schifo tanto è clorata. Un giorno, esasperato, chiamai un tecnico dell’acquedotto perché la verificasse. Mi disse che era tutto nella norma. Cioè è normale che io beva acqua che sappia di additivi chimici, anziché di acqua e basta. Risultato: ogni volta che vado in montagna mi porto dietro le taniche per fare rifornimento.

Già, la montagna. Se vai in rifugio, ormai è altresì normale che ti portino in tavola acqua minerale anziché acqua di fonte, perché questa non è batteriologicamente pura.

Sempre in montagna, i pochi pastori che ancora fanno il formaggio debbono avere i locali a norma, cioè più simili a camere operatorie che a locali di produzione della toma.

L’igiene ci circonda, e ci soffoca. In televisione fioccano gli spot che ti dicono come lavare la frutta o non far sentire gli odori.

Viviamo in un mondo anestetizzato. Eppure quando ero bambino e passavo le mie vacanze da sogno in campagna bevevo acqua di fonte, giravo lurido tutto il giorno e non mi sono mai preso un accidente di niente. In compenso, oggi: “un sistema immunitario fiaccato dall’eccesso di igiene predisporrebbe all’insorgere della depressione.” Se questo è ancora ipotetico, invece è certo che: quanto più un bambino vive in un ambiente sterile  maggiore è il rischio che lui o lei sviluppino allergie o problemi immunitari“. Ed ancora: “un ambiente asettico e troppa pulizia fanno male alla salute del bambino, che non ha modo di sviluppare le prime difese immunitarie. Ed infine: “esagerare con la pulizia può essere dannoso per la salute: l’eccessiva igiene potrebbe favorire la comparsa e aumentare il numero delle infiammazioni.

Insomma, l’eccesso di igiene sembra proprio che dia più svantaggi che vantaggi. Del resto, pare anche logico ad un profano: se non consenti al tuo fisico di reagire, non potrà che indebolirsi.

Vivo in campagna, convivo in casa con tanti ragni, qualche formica, e talvolta piccoli scorpioni. Peccato quell’acqua che scende dal rubinetto…“Il rischio di sviluppare un cancro nelle persone che bevono acqua con cloro è maggiore del 93% rispetto alle persone che bevono acqua senza cloro” afferma il Consiglio Statunitense per la Qualità Ambientale (U.S Council of Environment Quality). Ecco lì…

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