“Ho letto di magistrati che hanno presentato al pubblico i successi di questi ultimi tempi come: ‘Ecco finalmente i successi della procura distrettuale antimafia che ha capito qual è la natura del fenomeno ‘ndranghetista, perché prima la Dda di Milano sbagliava’. Addirittura un giovane magistrato della Dda, che credo non fosse ancora entrato in magistratura all’inizio degli anni Novanta, in una sede processuale dinnanzi a un giudice disse che la precedente Dda aveva sbagliato per questo e per quest’altro. Chi parla senza ricordare ignora che la storia della ‘ndrangheta non nasce nel 2010″. A dirlo è Armando Spataro, ora procuratore reggente a Lodi e negli anni Novanta protagonista di grandi indagini antimafia a Milano. L’occasione: la presentazione del libro ”Il contagio – Come la ‘ndrangheta ha infettato l’Italia” di Giuseppe Pignatone e Michele Prestipino, avvenuta lunedì 18 giugno a Milano. Parlando del buoni risultati ottenuti dai colleghi calabresi in collaborazione con i magistrati della Dda (la Direzione distrettuale antimafia) di Milano, oggi guidata da Ilda Boccassini, Spataro ha criticato chi mostra però di dimenticare il lavoro svolto in passato dalla Dda milanese. L’antimafia a Milano non è nata oggi. Negli anni Novanta ci sono state molte indagini sfociate in maxiprocessi con centinaia di ergastoli di Chantal Dumont
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