Il Fatto Quotidiano va in trasferta a Londra per un incontro dal titolo Fatti non quotidiani: da Berlusconi all’Europa di Monti, fuggire o tornare?. L’evento avrà luogo al The Old Cinema (teatro della Westminster University) dalle 19.00 alle 23.00 di venerdì 25 maggio (dalle 20.00 alle 24.00 ora italiana) e si propone di unire intorno a temi di stringente attualità le differenti voci ed energie degli italiani all’estero.

Quello a Londra è in realtà un ritorno. Dopo due eventi alla London School of Economics (nel 2010 e 2011) e il successo di Italians are better, tenutosi alla London Metropolitan University nel giugno 2011, il Fatto si ripresenta al gran completo, portando nella capitale inglese il nuovo amministratore delegato Cinzia Monteverdi, il direttore Antonio Padellaro, il vicedirettore Marco Travaglio, e il giornalista Giorgio Meletti, esperto di temi economici. Con le circa 350 persone che affolleranno l’Old Cinema di Regent Street – a cui se ne aggiungono altri 150 in videoconferenza nella attigua Fyvie Hall – l’incontro di quest’anno, già tutto esaurito, si propone di ricercare attraverso il confronto, la capacità di “fare rete” e promuovere sinergie tra movimenti e associazioni della società civile, in Gran Bretagna e in Italia, provando ad offrire soluzioni a problemi di scala sovrannazionale quali il brain drain e il precariato.

L’evento, ospitato dalla Westminster University, nasce grazie alla collaborazione con Fonderia Oxford, think tank composto di giovani italiani che vogliono partecipare attivamente alla crescita del nostro Paese: “L’Italia, riflette Paolo Falco di Fonderia, sta vivendo una fase di forte rigetto della politica tradizionale. Una frattura profonda esiste ormai tra i partiti e gli elettori, ma allo stesso tempo si avverte, specialmente tra i giovani, una voglia forte di rinnovamento e partecipazione”. Ragion per cui la Fonderia “vuole essere tra i catalizzatori di queste energie per aprire un dibattito costruttivo sui temi che l’Italia ha bisogno di affrontare, superando posizioni preconcette e faziose”. Aggiunge Martina di Simplicio, ancora della Fonderia: “L’iniziativa con il Fatto Quotidiano nasce come volontà di stimolare gli italiani all’estero ad essere parte attiva del dibattito, in particolare quello che più tocca la nostra generazione, che in questo momento sceglie di lavorare e studiare fuori dall’Italia”.

Paolo Lucchino è coredattore di quattrogatti.info, sito di informazione politica e sociale. Proprio insieme a Paolo Falco, Lucchino interverrà venerdì sul tema del mercato del lavoro. “Cercherò di illustrare come la precarietà attuale è in buona parte conseguenza diretta delle varie riforme che hanno introdotto contratti di serie B affiancati a quelli di serie A, e proverò a spiegare perché questo dualismo è dannoso. Infine, illustrerò i principali interventi della riforma Fornero, che va, per alcuni aspetti nella direzione giusta, ma risulta comunque troppo timida”.

Francesca Coin, sociologa e ricercatrice all’università di Venezia, nota poi come “l’Italia è uno dei paesi europei con più basso tasso di scolarizzazione. Non solo ci sono pochi giovani, ma il numero di laureati è tra i più bassi d’Europa. Nel contempo, l’Italia è terzultima tra i 31 paesi dell’OECD nel finanziamento pubblico e privato destinato all’istruzione universitaria, ed è ultima nell’investimento in Ricerca e Sviluppo a cui nel 2009, ha destinato a Ricerca  l’1,26% del PIL, risultando così ultimo fra i paesi europei più avanzati”. Francesca fa parte di ROARS, dove, ci dice “crediamo sia tempo di porre al centro del discorso politico il tema della cultura, dell’istruzione e della ricerca”.

Last but not least il contributo di TILT, che si potrebbe definire come una rete generazionale di sinistra diffusa, composta da singoli e associazioni con vocazioni sociali e antimafia. “Porteremo il tema del reddito minimo come strumento di inclusione sociale e crescita civile ed economica, strettamente connesso al tema della precarietà, dei diritti e della partecipazione” spiega per TILT Enrico. Un argomento, anche questo, di grande attualità. Precariato e nuova migrazione sono al tempo stesso una risorsa e un problema per il nostro Paese. Tutto sta nel cercare, insieme, le soluzioni.

L’evento verrà trasmesso in diretta streaming sul nostro sito.

Articolo Precedente

François va alla “guerra” contro Angela: Hollande e i 5 punti per la crescita dell’Ue

next
Articolo Successivo

Solo uno studente su cento va a “Oxbridge” Clegg solleva la questione in Parlamento

next