Affrontare il tema ambiente e ciclo dei rifiuti in una città come Napoli dove la diseconomia e gli sprechi hanno caratterizzato la gestione degli ultimi anni è la sfida più grande che la nuova amministrazione ha fatto propria in questi primi 100 giorni di mandato.

Prova ne è il fatto che la prima delibera della nuova amministrazione De Magistris è stata proprio una delibera di indirizzo sui rifiuti in cui si delineavano le linee guida da perseguire. Il primo impegno è stato quello di estendere la raccolta porta a porta a tutta la città. Il primo step di questo impegno si chiuderà a dicembre 2011 quando si passerà dai 140.000 a 325.000 abitanti serviti dal porta a porta. Per il 2012, infine, con l’accordo scritto con il Ministero dell’Ambiente ed il Conai (Consorzio nazionale imballaggi), c’è l’impegno di portare a ben 600.000 gli abitanti serviti dal porta a porta.Il quadro delineato dalla delibera è ben più vasto difatti identifica non solo nel riciclo ma anche nella prevenzione e nella riduzione i punti fondanti su cui investire.

Questa linea, unita alla volontà di investire in impianti finalizzati al massimo recupero di materia, hanno portato alla ferma volontà di bloccare la realizzazione dell’inceneritore previsto a Napoli Est.

Un primo passo in tal senso è stata la stipula del protocollo d’intesa Comune – Centro Vedelago, col quale si dà avvio allo studio per la realizzazione di un impianto di trattamento meccanico a freddo, da collocare sul territorio di Napoli e per favorire l’utilizzo delle materie di seconda vita.

Per la costruzione di un percorso virtuoso si sono emanate anche ordinanze sindacali volte alla riduzione della quantità di rifiuti prodotti, attraverso il divieto di vendita e utilizzo per gli esercenti commerciali di contenitori e stoviglie monouso, obbligo di vendita di prodotti defoliati, divieto di attività di volantinaggio, ecc. Attraverso l’ordinanza sono state, inoltre, dettate le disposizioni sul corretto conferimento dei rifiuti, domestici e non e sono state definite le sanzioni per chi viola le regole in essa contenute.

Per andare incontro ai cittadini e incrementare la raccolta differenziata sono state istituite anche delle isole ecologiche mobili che girano in 14 siti dislocati nell’area cittadina.

Ricercare il coinvolgimento di tutti, questo l’altro tema su cui tanto stiamo lavorando in questi giorni. Non solo assemblee di confronto ma anche collaborazione per la città, per questo il Comune ha deciso di essere protagonista della manifestazione “Puliamo il mondo” promossa da Legambiente, in cui, per una volta, l’amministrazione e i cittadini, insieme, si prendono cura della città.

Recuperare la fiducia in un percorso virtuoso nella gestione dei rifiuti, e far sì che ognuno si senta protagonista di questa piccola rivoluzione “verde”, questo il vero primo impegno dell’amministrazione, impegno supportato da investimenti economici, di persone e di progetti.

Articolo Precedente

Pulite la memoria di Peppino Impastato!

next
Articolo Successivo

Caccia: una strage senza fine e senza senso

next