“Il nostro mondo è nei guai, siamo in pezzi, abbiamo bisogno di un mondo in pace”. Così ha cominciato il suo discorso davanti all’Assemblea Generale dell’Onu il segretario generale Antonio Guterres. Tra le maggiori sfide e minacce indicate nel suo intervento la minaccia nucleare che “non è mai stata così alta dal periodo della Guerra Fredda” e il cambiamento climatico: “È il momento di uscire dal percorso delle emissioni suicide, sappiamo abbastanza per agire”. Un riferimento anche alle migrazioni. “Ogni paese ha diritto di controllare le frontiere, ma deve farlo proteggendo i diritti delle persone in movimento”, il suo monito.

“L’accordo di Parigi sul clima va attuato subito da tutti i governi”, è l’appello lanciato dal segretario generale dell’Onu. Guterres indica nella riduzione delle emissioni una delle principali sfide da perseguire per i leader mondiali presenti al Palazzo di Vetro di New York. “Non dobbiamo collegare ogni singolo evento meteorologico al cambiamento climatico – ha detto Guterres – ma gli scienziati sono chiari: un meteo estremo sarà la nuova norma”. Il 18 settembre Il Fatto ha anticipato i risultati di una ricerca per cui ogni anno in Europa muoiono circa 10mila persone solo a causa dell’ossido di azoto (NOx), un gas nocivo abbondantemente emesso dai motori diesel.

“L’economia globale sta diventando sempre più integrata, ma il nostro senso di comunità globale potrebbe disintegrarsi“, ha avvertito il segretario generale dell’Onu nel suo primo discorso davanti all’Assemblea generale da quando è diventato numero uno del Palazzo di Vetro. “La società sono frammentate – ha aggiunto – il dibattito politico è polarizzato. La fiducia nei e tra i Paesi viene ridotta da chi demonizza e divide”. In questo senso Guterres ha parlato anche di “una condivisione globale delle responsabilità” nell’ambito dei fenomeni migratori. “La mobilità umana non è una minaccia, io la vedo come una sfida che, se correttamente gestita, può contribuire a unire il mondo”, ha dichiarato. “È quando i migranti si muovono in modo non regolamentato che i rischi diventano chiari – ha aggiunto – per gli Stati ma soprattutto per loro”. Guterres ha poi ringraziato “i Paesi che hanno dato ospitalità a milioni di persone”.

Guterres si è rivolto anche al Consiglio di Sicurezza Onu in merito all’escalation della crisi che ha come protagonista la Corea del Nord di Kim Jong-un. “La soluzione deve essere politica, non bisogna procedere come sonnambuli verso la guerra“, è stato il suo monito. “La paura non è astratta – ha detto – milioni di persone vivono sotto un’ombra di terrore causata dai provocatori test nucleari di Pyongyang”. Per Guterres la minaccia del nucleare “non è mai stata così alta dal periodo della Guerra Fredda”.

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