“Se mi spaventa il nuovo partito che vuole fare D’Alema? Era il mio pensiero sia ieri sera quando sono andata a dormire che stamattina quando mi sono svegliata”. Così la senatrice del M5S, Paola Taverna, ai microfoni di Ecg Regione (Radio Cusano Campus), commenta la decisione dell’ex presidente del consiglio di far nascere un nuovo partito. “Vogliono avere la possibilità di riunirsi in un grande listone che raccolga tutta la sinistra e cercare di riacchiappare qualcuno che ancora si sentiva di sinistra, perché ormai un elettore di sinistra non vota più Renzi. Più condivisibile comunque il discorso di D’Alema rispetto a quello di Renzi, D’Alema ha vagamente più il senso del momento politico del Pd, Renzi è veramente un personaggio particolare. La crisi interna al Pd non ha gli onori della cronaca come accade invece nei confronti del Movimento Cinque Stelle“. Secondo la parlamentare, il M5S è in grado di raggiungere il 40%: “Non è un risultato impensabile. Se l’ha preso il Pd alle Europee, perché non dovremmo farcela noi, considerata la credibilità dei nostri competitor? Spero che non sia vero che si voterà solo nel 2018. Ora siamo arrivati al nodo della questione, perché fra i 3.2 miliardi che bisogna trovare si dovranno smontare tutte le varie marchette elettorali che ha fatto Renzi. Dovrà andare a toccare gli 80 euro o i 500 euro di bonus che ha dato ai giovani. Queste erano solo mance elettorali, non c’era un progetto dietro questi gesti, ma solo il tentativo di comprarsi un voto in più. Credo che gli italiani si siano rotti le scatole”. Infine il giudizio sull’ex presidente del consiglio: “Voleva farci uscire a noi dal blog e poi il blog se l’è fatto lui. Ci sta provando in tutti i modi a capire qual è il meccanismo che porta il M5S ad andare avanti e a non cadere sotto i colpi di quello che ci tirano addosso. Non ha capito che alla base del M5S c’è una idea sana e una voglia di cambiare il Paese davvero, voglia che lui non ha”

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