Proprio nel momento in cui Alitalia dovrebbe essere tenuta sotto osservazione perché è di nuovo finita in un mare di guai, è costretto a lavorare a scartamento ridotto il team ispettivo dell’Enac, l’ente nazionale dell’aviazione civile, che dovrebbe vigilare sulla sicurezza e l’adeguatezza degli aerei e dei voli. Il team di sorveglianza è composto da alcuni professionisti tra cui ingegneri e un ispettore di volo che è la figura preminente e più importante. A Fiumicino, a sorvegliare sull’Alitalia, manca proprio l’ispettore di volo. E’ una vicenda al tempo stesso paradossale e preoccupante (e spiegheremo dopo perché) che si inserisce in un quadro di generale inadeguatezza del sistema dei controlli dell’Enac. Una situazione simile a quella di Fiumicino per Alitalia si sta verificando anche a Milano e nell’area del Nordovest.

Gli stessi dirigenti dell’Enac si rendono conto delle gravi difficoltà. In una lettera dai toni molto allarmati indirizzata alcuni giorni fa a Mauro Bonaretti, capo di gabinetto del ministro dei Trasporti, Graziano Delrio, il direttore generale dell’ente del volo, Alessio Quaranta, ammette: “Lo scenario che si sta prefigurando comporterà inevitabilmente l’impossibilità fin dai prossimi giorni di adempiere da parte dell’Ente agli obblighi istituzionali previsti dalle norme nazionali, comunitarie e internazionali per il mantenimento degli standard di safety (sicurezza ndr) degli operatori aerei”. In quattro pagine il direttore generale dell’Enac entra nei dettagli e illustra la gravità della situazione: “Sono necessari 33 ispettori di volo, ma la pianta organica, derivante anche da limitazioni di legge, prevede 26 unità. Attualmente sono dipendenti di Enac solamente 16 ispettori di volo. Di questi 16, cinque termineranno il loro rapporto di lavoro a tempo determinato il 6 gennaio 2017, 4 entro il 31 marzo e 4 entro il prossimo anno”.

Il risultato è che “a partire dal 2017 Enac potrà avvalersi soltanto di 3 ispettori di volo per effettuare la safety oversight (il controllo continuo della sicurezza ndr) su 60 compagnie aeree titolari di Certificato di operatore aereo-Coa, compresa Alitalia” in più di un centinaio fra aeroporti e eliporti. Questa situazione è destinata a durare a lungo perché, si lamenta il direttore Quaranta “ho appreso con reale preoccupazione del parere negativo espresso dal ministero dell’Economia e delle finanze circa la proroga del contratto con gli ispettori di volo dell’Enac in scadenza”. Con la sua lettera il direttore dell’ente dell’aviazione cerca una sponda al ministero dei Trasporti per scongiurare le difficoltà, omettendo, ovviamente, di spiegare il motivo per cui siamo arrivati a questo punto.

La spiegazione è che negli anni passati, quando si è trattato di scegliere gli ispettori di volo, invece di promuovere e coltivare giovani professionalità interne, l’Enac ha deciso di rivolgersi a pensionati, per lo più piloti, presi con un contratto molto oneroso della durata di 3 anni e con scadenza ogni anno. E’ successo a Milano e a Roma, dove l’ispettore di volo che dovrebbe vigilare su Alitalia è proprio un ex pilota dell’Alitalia a cui è stato permesso di sommare alla pensione anche la retribuzione che riceve per la consulenza. Il quale ispettore, in vista della scadenza del contratto e avendo accumulato un bel po’ di ferie arretrate, ha salutato e se ne è andato a godersele. E non avendo mai provveduto l’Enac a mettergli a fianco un vice, come sarebbe stato logico e come è previsto dai regolamenti, ora il team di Fiumicino, cioè la Direzione Operazioni Centro, è come se fosse stato decapitato.

I compiti dei team ispettivi Enac sono molti e importanti: dal controllo sulla manutenzione degli aerei alla verifica dell’addestramento del personale, dall’adesione ai regolamenti nazionali, europei e internazionali al rispetto della manualistica. L’obiettivo fondamentale di tutte queste numerose operazioni è garantire il massimo della sicurezza dei voli per i cittadini. Per quanto riguarda Alitalia negli ultimi tempi si sono verificati a ripetizione numerosi episodi inquietanti che avrebbero dovuto consigliare un incremento delle ispezioni e non il depotenziamento del team Enac. In appena 80 giorni da giugno a settembre, si sono verificati in ogni parte del mondo guai molto seri agli aerei Alitalia, comprese alcune piantate, cioè il blocco di uno dei due motori di cui sono equipaggiati i jet. Gli aerei in questione o sono rimasti fermi sulla pista oppure sono stati costretti a ritornare all’aeroporto da cui erano partiti o a interrompere il volo facendo in fretta rotta sullo scalo più vicino raggiungibile, così come è tassativamente previsto dai regolamenti internazionali.

Sono anni che le ispezioni Enac non funzionano come dovrebbero e di ciò si sono lamentate le massime organizzazioni mondiali del trasporto aereo: l’Icao, l’organizzazione internazionale dell’aviazione civile, e l’Easa, l’agenzia europea per la sicurezza aerea. Di fronte al perdurare delle gravi irregolarità dei controlli in Italia c’è anche la possibilità che l’Easa possa indurre la Commissione europea ad avviare una procedura di infrazione che metta in discussione tutta l’organizzazione dell’Enac.

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
Ai fini di una corretta informazione per i lettori della vostra testata rispetto ai contenuti riportati nell’articolo in oggetto e al fine di tutelare l’operato dell’ENAC e dei suoi lavoratori, precisiamo quanto segue:
• Non risponde al vero che l’ENAC abbia lasciato il proprio team di sorveglianza di Alitalia privo di ispettori di volo. Infatti in occasione del periodo di ferie dell’ispettore titolare, la Direzione Operazioni competente ha correttamente provveduto a integrare il team di sorveglianza con un ulteriore ispettore di volo adeguatamente qualificato e pienamente in servizio.
• La sorveglianza dell’operatore Alitalia, e degli altri operatori sotto la responsabilità dell’ENAC, viene garantita nel pie no rispetto degli standard internazionali attraverso team ispettivi i cui componenti hanno tutti alta qualificazione ed esperienza, riconosciuta a livello internazionale e che svolgono tutte le verifiche e ispezioni previste dai Regolamenti Comunitari.
• A seguito degli episodi citati nell’articolo di avaria motore di aeroplani Alitalia sono state condotte tutte le dovute verifiche ordinarie e straordinarie che hanno sostanzialmente confermato il corretto e sicuro comportamento della compagnia aerea e Ia messa in alto da parte dei costruttori delle necessarie azioni tecniche per prevenire simili casi in futuro. Si tratta in ogni caso di eventi che rientrano tra quelli regolarmente previsti e regolati nell’ ambito dell’aviazione civile mondiale.
• La circostanza che l’ENAC impieghi anche ispettori di volo ex comandanti pensionati o esodati da compagnie aeree nazionali, seppure ancora in piena età lavorativa, e pienamente consentita dalle leggi vigenti ed e prassi consolidata presso tutte le principali autorità aeronautiche europee e mondiali, comprese quelle responsabili per Ia sorveglianza di operatori aerei di linea stranieri che operano con continuità nel nostro Paese.
• L’ENAC, visti i compiti molto specialistici degli ispettori di volo e in coerenza con gli standard internazionali, richiede nei suoi bandi di concorso l’assunzione di personale con la più ampia esperienza di operazioni volo anche in compagnie aeree, in considerazione del fatto che tale esperienza non e sviluppabile all’interno della Pubblica Amministrazione.
• Non risponde pertanto al vero che “perdurino gravi irregolarità dei controlli in ltalia”. AI contrario tutti i controlli svolti dalla Agenzia Europea per Ia Sicurezza Aerea, EASA, circa l’attività di sorveglianza di ENAC sulle compagnie aeree nazionali non hanno mai portato a segnalazioni alla Commissione Europea, come invece successo per diversi altri Paesi comunitari.
E’ indubbio il fatto che, a seguito delle note misure di limitazione del turnover dei dipendenti pubblici, I’ENAC abbia difficolta a mantenere un numero adeguato di ispettori di volo e di ingegneri assunti stabilmente e pienamente qualificati per i compiti peculiari dell’Ente. Proprio per questo motivo ENAC si e fatto parte attiva presso le Istituzioni per risolvere in modo permanente tale situazione, trovando positivo riscontro nei Ministeri competenti in questi ultimi giorni.
Dott.ssa Loredana Rosati (Responsabile Funzione Organizzativa Contatti con la Stampa)

Forse sarebbe bene che all’Enac (ente nazionale pubblico per l’aviazione civile) si mettessero d’accordo decidendo se si ritengono un modello di efficienza, come si sarebbe portati a credere leggendo la lettera dell’ufficio stampa. Oppure se hanno consapevolezza delle carenze gravi e serie che ci sono nei controlli di sicurezza sulle compagnie aeree, come ha denunciato con grande allarme il direttore generale dello stesso ente, Alessio Quaranta, in un’altra lettera di più di 4 pagine inviata al ministero dei Trasporti. L’ufficio stampa nega che ci siano irregolarità nei controlli, ma il direttore generale afferma invece che «l’esiguità e la precarietà degli ispettori di volo Enac sono state oggetto di rilievo da parte dell’Icao e dell’Easa», cioè l’associazione mondiale dell’aviazione e l’ente europeo per la sicurezza aerea, le massime autorità in materia. Di più: il direttore generale scrive che «il permanere di un rilievo aperto, tanto più se correlato alla sorveglianza sui processi di safety (sicurezza ndr) … può portare Easa a coinvolgere la Commissisone Europea, per avviare una procedura di infrazione che metta in discussione l’organizzazione stessa di Enac». Più chiaro di così…  Per quanto riguarda il team ispettivo Enac a Fiumcino dove c’è la base di Alitalia, è confortante venire a sapere che l’Enac ha nominato un nuovo ispettore di volo in sostituzione dell’altro, un ex pilota della stessa Alitalia il cui contratto di consulenza scade il 6 gennaio e che avendo un arretrato da smaltire è andato in ferie. Di sicuro, però, l’ispettore di volo ora in ferie è stato lasciato solo per mesi e mesi a svolgere il suo compito in una compagnia complessa come è Alitalia e non gli è stato affiancato alcun vice nonostante i regolamenti internazionali prevedano il contrario (d.m.)

 

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