Marco Carrai potrebbe approdare a Palazzo Chigi per occuparsi di temi come la cybersecurity e i data analytics. L’ipotesi, confermano fonti della presidenza del Consiglio, esiste ma è ancora in fase di valutazione. Ma non verrà creata una nuova agenzia legata ai servizi segreti. A riferirlo all’Ansa sono fonti del governo, dopo che Il Fatto Quotidiano ha rivelato che l’amico e mentore del premier Matteo Renzi sarà nominato capo di una struttura per la sicurezza informatica inserita nel nostro sistema dei servizi segreti.

Carrai, imprenditore e presidente della società che gestisce l’aeroporto di Firenze, è stato capo della segreteria di Renzi quando l’attuale premier fu eletto presidente della provincia di Firenze. Finora, però, era rimasto fuori da incarichi istituzionali. Ora invece non si esclude un incarico alla presidenza del Consiglio. Purché, precisano da Palazzo Chigi, prima Carrai “risolva in modo rigoroso qualsiasi possibile conflitto di interessi attuale o potenziale” che riguardi altri incarichi o partecipazioni azionarie.

Attualmente la cyber security rientra nelle competenze del consigliere militare della presidenza del Consiglio. Ma dopo gli attentati a Parigi, viene spiegato da fonti governative, Renzi ha avviato una riflessione sulla possibilità di affidare un incarico specifico all’imprenditore, che ha competenza su questi temi essendo anche fondatore di una società che si occupa di sicurezza informatica. Ma sono ancora da definire la forma e la cornice dell’incarico e la stessa possibilità dell’approdo di Carrai nello staff di Palazzo Chigi.

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