A chi non è mai capitata quella sensazione tremenda, almeno una volta: la memoria che fa cilecca, le fauci che si seccano, la mente che si annebbia? Di fronte a una domanda di cui si ignora la risposta, alcuni scelgono saggiamente il silenzio. Altri la fantasia. I risultati possono essere estremamente comici. In questi giorni quasi mezzo milione di studenti sta affrontando gli esami di maturità, una di quelle prove che si ricordano per tutta la vita (non sempre con orgoglio). Al Fatto sono arrivate le segnalazioni di tanti professori, con gli strafalcioni più incredibili ed esilaranti dei candidati raccolti in questi giorni e nel corso degli anni. Molti aneddoti sono in rete (il sito Orizzontescuola ha dedicato ampio spazio al “bestiario” dei maturandi). Abbiamo messo in fila le sciocchezze più memorabili: un modo per riflettere su certe derive della scuola, ma soprattutto per sdrammatizzare nei giorni degli orali (per gli studenti e per gli insegnanti, a cui tocca ascoltare certi scempi).

Quella pubblicata sull’edizione di oggi è la prima puntata di ‘Esami bestiali’, domani si replica. Se avete ascoltato (o pronunciato) strafalcioni simili durante un esame di maturità e volete contribuire ad arricchire questo elenco, inviateci le vostre segnalazioni all’indirizzo lettere@ilfattoquotidiano.it. Le topiche più divertenti saranno pubblicate nei prossimi giorni nella nostra pagina delle lettere.

Critica del Prosecco puro
“Kant era il filosofo dell’aperitivo categorico”. Il candidato deve aver bevuto pesante.

Bravi bravissimi
“Don Rodrigo era un Signor Otto”. Parola di Manz Oni.

Geografia dell’anima
“Il nome di un vulcano italiano? Il Vaticano”. Apparvero allo studente lingue di fuoco.

La Grande Germania
“La capitale dell’Austria? Berlino!”. Quasi.

Lo spirito delle leggi
“Mani Pulite è una legge del governo che ha abolito i corrotti”. L’ottimismo è apprezzabile, ma potrebbe servire un ripasso sui poteri dello Stato.

“Il Paese che io amo”
“In Italia i comunisti sono stati al governo sino a Mani Pulite”. Vent’anni di propaganda berlusconiana generano piccoli mostri.

“Il Paese che io amo/2”
“De Gasperi era un ministro di Berlusconi”. Ora siamo sicuri che Brunetta abbasserà la cresta.

“Il Paese che io amo/3”
“L’Urss è la sigla di un’organizzazione terroristica che ha fatto gli anni di piombo in Italia”. Mica si sono accontentati di mangiare tutti quei bambini.

“Il Paese che io amo/4”
“La crisi dell’euro è dovuta alla pressione del comunismo sovietico”. La finiranno mai di fare danni, questi maledetti bolscevichi?

Fame rossa
“Il compagno di Stalin? Tronky!”. Come si fa a purgare una barretta al cioccolato?

Mille e mazzette
“Craxi era il vice di Garibaldi in Sicilia”. E incontrò Vittorio Emanuele II a metà strada, all’altezza di Hammamet.

Beautiful Recanati
“Leopardi era un uomo triste perché la fidanzata, che si chiamava Silvia, l’aveva lasciato per un altro”. Gobbo e pure cornuto.

Beautiful Recanati/2
“Silvia era la fidanzata di Leopardi, Elena de ‘Il piacere’ era una donna domestica”. Chissà cosa si sarebbe inventato il coraggioso studente sulla Beatrice di Dante.

Verso l’Infinito e oltre
“Leopardi ha scritto ‘Il viaggio della Natura con l’Islandese’ e ‘Il canto di Gatto Silvestro’”. Interpretiamo: il candidato forse si riferiva al “Dialogo della Natura e di un Islandese” e al “Cantico del gallo silvestre”. Ora però al canarino Titti chi glielo spiega?

Lotta di classe
“L’alienazione di cui parlano i filosofi come Marx è sostanzialmente lo ‘scazzo’”. Alla faccia del materialismo storico.

Imprevedibili contagi
“La rivoluzione francese è scoppiata in Germania”. All’insaputa dei tedeschi.

Guerre immaginifiche
“La Germania attaccò l’Inghilterra via terra con le bombe V1”. Troppi videogiochi: levategli la Playstation.

Guerre immaginifiche/2
“La seconda guerra mondiale è finita nel 1958 con la vittoria della Germania”. Ne avesse presa una.

Guerre immaginifiche/3
“Durante la seconda guerra mondiale i tedeschi invasero la Germania”. Alla faccia dell’autolesionismo.

#LoveWins
“Silla era la moglie di Mario”. Sono Pacs Questi Romani.

Verga lisergico
“I Malavoglia erano una famiglia benestante che viveva su una barca con dei lupi cuccioli”. La barca di padron ‘Ntoni, protagonista del romanzo, era carica di lupini. Il candidato evidentemente li ha scambiati per lupetti. Stile Arca di Noè.

Verga lisergico/2
“Qual è la morale dei Malavoglia? La teoria dell’ostetrica!”. Il candidato si riferiva all’ideale “dell’ostrica”, ma per alcuni la maturità è effettivamente un parto.

Nuove professioni
“Gabriele D’Annunzio era un estetista”. E non osiamo immaginare come abbia declinato la parola “vate”.

“Chi ha detto Gelmini?”
“Il tunnel del Cern è nel Gran Sasso”. L’ha sostenuto anche un ministro, non vorrete mica prendervela con uno studente?

Crisi d’identità
“La radiazione elettromagnetica non sa se essere onda o particella”. L’indecisione potrebbe essere fatale.

Gli anni di Cristo
“Gesù? Era nato nel 33 a. C.”. Profetico.

“Dolce vita che se ne va”
“Il più celebre romanzo di Pirandello? Il fu Mattia Bazar”. Per lo studente, di un liceo capitolino, si prospettano in effetti Vacanze Romane. Nella migliore delle ipotesi.

La storia su Whatsapp
“Il famoso generale garibaldino si chiamava Nino Biperio”. Di fronte all’incredulità del professore, il candidato non arretra: “Prof, l’ha detto lei, guardi, ecco gli appunti”. C’era scritto effettivamente Nino Bixio, ma la lettera X non è contemplata nel linguaggio dell’adolescente: si legge “per”. Ecco dunque “Nino Biperio”.

Lo stato dell’Arte
L’insegnante chiede al candidato di commentare il famoso vaso cretese con la piovra in rilievo. Lui, serissimo: “Questa piovra che con i suoi testicoli abbraccia il vaso”. Tentacolare.

Lo chiamavano bipolarismo
“Il Grido di Munch fu dipinto da Van Gogh”. Non fa una piega.

Viaggio della speranza
“Dove si trova la Gioconda? A Lourdes”. Così la promozione diventa un miracolo.

Sesso, Inferno e rock’n roll
“Dante e la legge del contrabbasso”. E Virgilio, suonava la chitarra?

Da Il Fatto Quotidiano del 1° luglio 2015

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