Se ne parla da mesi, anche se lui, stizzito, ha sempre negato. Ma questa volta le voci si fanno più insistenti, riprese anche dalla Gazzetta dello Sport e dal Corriere della Sera, che hanno gli Agnelli fra i principali azionisti: Luca di Montezemolo starebbe per lasciare la Ferrari. Per approdare, probabilmente, a capo della nuova società Alitalia-Etihad, che ha contribuito a creare con la sua mediazione, come gli chiese l’anno scorso l’allora presidente del consiglio Enrico Letta, in virtù dei suoi contatti con Abu Dhabi. Gli emiri, del resto, non dovrebbero avere problemi a recuperare lo stipendio da cinque-sei milioni di euro l’anno cui Montezemolo è abituato.

Dopo una vita sotto l’ala protettiva della famiglia Agnelli, dunque, il presidente della Ferrari potrebbe pagare le divergenze con l’onnipotente amministratore delegato di Fiat-Chrsyler, Sergio Marchionne, e di conseguenza con il presidente John Elkann, che del manager italo-canadese si fida ciecamente. Che qualcosa si stesse rompendo s’era già notato lo scorso maggio a Detroit, quando alla presentazione del piano quinquennale 2014-2018 Montezemolo brillava per la sua vistosa assenza. A presentare i piani per la Ferrari a giornalisti e azionisti aveva provveduto lo stesso Marchionne, che per gli altri marchi aveva invece ceduto la parola ai rispettivi responsabili. Ma quello smacco non fu nulla a confronto di quello che è avvenuto il 1 agosto, quando Montezemolo è stato lasciato fuori dal nuovo consiglio d’amministrazione del gruppo FCA Fiat-Chrysler. E Luchino, come lo chiamava l’Avvocato, non è uno a cui piaccia essere messo da parte. 

Alla crescente freddezza fra Marchionne e Montezemolo, si dice, potrebbero avere contribuito anche gli scarsi risultati della Ferrari nella Formula 1 e la conseguente riduzione dei volumi di vendita di accessori con il cavallino rampante dei Ferrari Store. Per quanto, va detto, la Ferrari non sia mai andata bene come ora. Su quale sia la famosa “goccia che ha fatto traboccare il vaso” e su quanto invitanti siano le proposte della nuova compagnia aerea, per ora non è dato sapere nulla di più. Ma se l’uscita di Montezemolo diventasse ufficiale, al suo posto potrebbe approdare lo stesso Marchionne. Oppure John Elkann: l’uomo mite e silenzioso, nipote di Gianni Agnelli, che lo scorso febbraio l’amico e socio di Montezemolo, Diego Della Valle, osò chiamare “povero imbecille”.

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