La parte segreta dell’indagine sul Mose che ha portato a 35 arresti tra cui il sindaco di Venezia è quella che porta in Indonesia. Nell’ordinanza di arresto si fa riferimento agli affari indonesiani di Giancarlo Galan e della moglie nel settore del gas. Un affare di dimensioni enormi che però non è contestato all’ex ministro.

Il 19 luglio 2013 all’aeroporto di Tessera è stato fermato il commercialista di Galan, Paolo Venuti, di ritorno da un viaggio in Indonesia con la moglie Alessandra. Tra le carte trovate in suo possesso c’era documentazione relativa alla società Thema Italia Spa che secondo gli investigatori sarebbe intestata ad altri ma riferibile anche ai coniugi Venuti.

Dal bilancio del 2012 risulta che la Thema Italia Spa, con sede nello studio padovano del commercialista di Galan, controlla il 40 della Ans Indonesia e il 50 per cento della Insar Indonesia. Sempre dal bilancio si scopre che “il gruppo Isar Gas nel 2012 ha venduto … per un fatturato complessivo di 126,5 milioni di dollari con un Ebit (cioè utile prima delle tasse) di 12,6 milioni di dollari “portando Isar Gas a diventare il secondo gruppo indonesiano nella distribuzione del gas”, scrive il presidente della Thema Italia che nel 2012 era anche il socio al 55 per cento: Roberto Bonetto, estraneo all’entourage del politico e a tutti gli affari contestati. Gli investigatori scrivono che la famiglia del commercialista di Galan, Paolo Venuti, possiede però obbligazioni della Thema per un valore superiore a un milione di euro tramite un mandato fiduciario alla Sirefid dietro il cui schermo si intravede la moglie di Venuti. La società fiduciaria Sirefid, notano gli investigatori con malizia, è la stessa usata dai coniugi Galan per altre operazioni. Dopo la notifica degli accertamenti bancari a ottobre 2013, però, le obbligazioni della Thema sono state rimborsate ai Venuti e il milione di euro è finito in Croazia. Ovviamente su un conto corrente fiduciario ma intestato a un’altra società: la Unione Fiduciaria Spa. Agli atti c’è un’intercettazione nella quale la moglie di Venuti, Alessandra Farina dice al marito: “Cosa dici tu di questi affari della Sandra (la moglie di Galan, ndr) che sembra che stia diventando miliardaria?” e poi ancora: “Non è la Sandra ma è Giancarlo a cui viene riconosciuto assolutamente un ruolo perché la Sandra, Scaroni…”. Poi Venuti spiega alla moglie che il gas, in Italia, arriva al gassificatore di Porto Tolle e poi i due parlano di affari da miliardi sognati dalla moglie di Galan. Il commercialista dice: “O fai il colpo gobbo o non è da loro”. La moglie chiosa: “cosa vuol dire, che chiudono tutto e vanno alle Bahamas?”.

Da Il Fatto Quotidiano del 5 giugno 2014

Modificato da Redazione web 

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
“Il signor Roberto Bonetto, amministratore e socio di riferimento di Thema Italia S.p.a., chiede che vengano rettificati i contenuti dell’articolo pubblicato su questa testata il giomo 5 giugno 2013 con titolo “II sogno di Galan? Diventare miliardari con il gas”. In esso e stata prospettata la riferibilita all’ex ministro Galan degli affari milionari di Thema Italia S.p.a. nel mercato indonesiano del gas, ipotizzandosi anche una intestazione fittizia delle azioni. Le indagini effettuate dalla Procura di Venezia e i successivi provvedimenti della magistratura confermano invece la assoluta estraneita di Thema Italia S.p.A e del signor Roberto Bonetto alla c.d. “galassia Galan” e ad ogni altra altra vicenda riguardante il Mose. Le prime ed errate informazioni di un coinvolgimento di Thema trovano spiegazione nel fatto che Thema si è avvalsa dell’assistenza del commercialista padovano Paolo Venuti (ora fra i 35 destinatari degli ordini di custodia cautelare) per la cessione avvenuta nell’agosto del 2013 delle quote di una primaria societa operante nella distribuzione del gas in Indonesia (la Pt Isargas) appartenenti a Thema ltalia Spa ad altra socia indonesiana della medesima, e alla circostanza che nel dicembre 2010 Sirefid Spa (che secondo fa Procura risulterebbe essere riconducibile a Galan, mediante rapporto fiduciario) aveva sottoscritto, assieme ad altre importanti societa padovane, un prestito obbligazionario (di un 1.100.000 euro), emesso da Thema e da questa estinto – al pari dei prestiti ottenuti dalle altre società – il primo ottobre 2013. Il signor Roberto Bonetto conferma che né lui né gli altri soci di Thema sono mai stati ascoltati dagli organi inquirenti e dai magistrati, e precisa di non avere mai conosciuto né incontrato Giancarlo Galan, spiegando che gli affari indonesiani di Thema sono sempre stati compiuti in modo assolutamente trasparente e sviluppati unicamente con imprenditori indonesiani molto noti, con cui vengono intrattenuti rapporti commerciali radicati dai primi anni 2000″.

Prendiamo atto delle precisazioni di Roberto Bonetto, che ha avuto modo di esprimersi sulla vicenda anche in articoli successivi sul Fatto Quotidiano. Il nostro giornale, in ogni caso, ha riportato estratti dai documenti depositati presso il tribunale di Venezia sull’inchiesta Mose.
La Redazione

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