“Astratte ed evidentemente incostituzionali”. Gianroberto Casaleggio, cofondatore del Movimento 5 Stelle, condanna le proposte di Matteo Renzi per riformare la legge elettorale e pone fine a qualsiasi ipotesi di dialogo. Almeno nel campo del Pd. Se il segretario democratico invita al suo tavolo i grillini per parlare di riforma al sistema di voto, dall’altra parte la risposta è sempre quella. “Venga lui a vedere il nostro disegno di legge”, (come aveva detto ieri il neocapogruppo al Senato Vincenzo Santangelo). “Il referendum sull’immigrazione clandestina”, ha continuato Casaleggio, “è stato un bell’esempio di democrazia diretta. Per questo la nostra proposta di legge elettorale sarà quella che uscirà dalla consultazione in rete (e sarà pronta per fine febbraio) anche se esiste già un testo M5S e gli unici fino ad ora a depositare una proposta innovativa e fatta bene siamo stati noi”. Una presa di posizione simile a quanto già dichiarato dai parlamentari del gruppo poche ore prima. Il primo a rispondere è Emanuele Fiano, capogruppo Pd in commissione Affari costituzionali: “Fossi Casaleggio cambierei il consulente costituzionalista. La Corte costituzionale ha chiarito in modo esplicito che il principio fondamentale della continuità dello Stato non è un’astrazione e dunque si realizza in concreto attraverso la continuità dei suoi organi costituzionali, a cominciare dal Parlamento. La sentenza non tocca in alcun modo gli atti posti in essere durante il vigore delle norme annullate, compresi gli esiti delle elezioni svoltesi, e gli atti adottati dal Parlamento eletto”.

di Manolo Lanaro

Il Movimento 5 Stelle continua a non voler prendere in considerazione le tre proposte di Matteo Renzi. E così manda avanti la discussione interna. E’ sul blog di Beppe Grillo, il primo post a firma del professor Aldo Giannuli che vuole incominciare un’analisi interna sulla legge elettorale. “A partire da oggi inizieremo un percorso di discussione di una proposta di riforma del M5S che avverrà nella piattaforma sul blog di Beppe Grillo e cui farà seguito una consultazione on line con il voto su ogni punto e alla fine cercheremo di comporre una proposta organica. Per ora ci interesserà occuparci dei principi generali, quindi del carattere proporzionale o maggioritario della legge elettorale”.

L’arrivo di Gianroberto Casaleggio a Roma, il secondo da quando il Movimento 5 Stelle è entrato in Parlamento, rientra nella nuova strategia organizzativa del gruppo: “Per cercare di essere più efficienti e non sovrapporci su varie tematiche”, spiegano. Nell’ufficio del gruppo comunicazione, il cofondatore ha incontrato alcuni senatori e deputati. Tra questi Nicola Morra, Vito Crimi, Paola Taverna, Riccarco Fraccaro, e il neo capogruppo a Palazzo Madama Vincenzo Santangelo. Presenti anche Danilo Toninelli, autore della proposta di legge per il nuovo sistema elettorale e Vittorio Ferraresi, primo firmatario del ddl per la depenalizzazione delle droghe leggere.

All’ordine del giorno, una serie di questioni che vanno dall’impeachment per Napolitano, alle elezioni in Sardegna e alle prossime Europee. Casaleggio è andato a Roma anche per chiarire con i parlamentari che siedono in Commissione affari costituzionali che la nuova posizione è quella che esprime le ragioni di fondo del Movimento.

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