“Sono oltre 700 gli israeliani uccisi durante gli attacchi di Hamas”
Oltre 700 israeliani, la maggior parte civili, sono stati uccisi dall’inizio dell’attacco a Gaza. Lo riportano i media locali secondo cui i feriti sono 2.500.
Momenti chiave
Mentre l’aviazione israeliana ha colpito durante la notte più volte Hamas a Gaza, l’esercito è all’opera per liberare le comunità a ridosso di Gaza dai miliziani armati dell’organizzazione infiltratisi in quelle zone, che hanno preso numerosi ostaggi portati nell’enclave palestinese. Secondo i media molti di loro ad ora sono stati uccisi o catturati dalle forze di sicurezza. Secondo la fonte, i residenti dei kibbutz Bèeri e Ofakim, asserragliatisi nelle abitazioni, sono stati salvati dalle forze di sicurezza. La stazione di polizia di Sderot – occupata dai miliziani di Hamas – è stata liberata con l’uccisione di 10 di loro.
Hezbollah ha affermato di aver usato “un gran numero di colpi di artiglieria e di missili guidati” su posizioni israeliani nella zona contesa delle Fattorie di Sheeba, spiegando le modalità dell’operazione rivendicata questa mattina, alla quale Israele ha affermato di aver risposto. “La resistenza islamica (Hezbollah, ndr) ha attaccato tre posizioni del nemico sionista nella zona occupata delle Fattorie di Sheeba libanesi (…) con un gran numero di colpi di artiglieria e di missili guidati”, si legge in un comunicato del ‘Partito di Diò sciita libanese, che esprime “solidarietà” con gli attacchi massicci di ieri di Hamas.
L’esercito israeliano ha risposto a quelli che ha chiamato “colpi di mortaio provenienti dal Libano” con attacchi di artiglieria. Lo ha fatto sapere il portavoce militare secondo cui i colpi provenienti dal Libano sono ricaduti nella “contesa regione di Monte Dov sul confine libanese”. Successivamente – ha aggiunto il portavoce militare – un drone israeliano ha colpito “una infrastruttura dell’organizzazione terroristica degli Hezbollah nell’area di Har Dov”.
L’esercito israeliano ha intimato ai residenti dell’Alta Galilea, che confina con il Libano di restare al riparo nei rifugi.
Hamas ha tentato una nuova incursione nel sud di Israele, nella zona di Eshkol. Lo riporta l’emittente Channel 12 citando abitanti nel kibbutz. Le Forze di difesa israeliane (Idf) insieme alle unità speciale si stanno dirigendo nell’area.
L’Hezbollah libanese ha rivendicato di aver compiuto “tiri di artiglieria e lanci di razzi” su Israele dal territorio del Libano.
Le forze di difesa israeliane riferiscono di stare effettuando attacchi di artiglieria in Libano in seguito a “colpi di mortaio lanciati verso il territorio israeliano”. Lo riportano i media israeliani. Nell’operazione lanciata ieri all’alba da Hamas, chiamata ‘Tempesta-Al Asqa’, centinaia di persone sono morte e migliaia sono rimaste ferite. “L’Idf (le forze di difesa israeliane, ndr) ha adottato misure preparatorie per questo tipo di scenario e continuerà ad operare in tutte le regioni e in qualsiasi momento necessario per garantire la sicurezza dei civili israeliani”, affermano i militari in una nota.
Sale a 1.864 il numero degli israeliani feriti e ricoverati in ospedale, dopo l’attacco a sorpresa su larga scala avvenuto ieri all’alba da parte del gruppo militante palestinese Hamas. Stando ai dati del ministero della Sanità israeliano tra loro, 19 sono in condizioni critiche, 326 sono gravemente feriti e 359 sono in condizioni moderate. Ci sono anche 821 persone leggermente ferite e 20 in cura per stress traumatico. Altre 223 persone sono sotto controllo medico.
Sono suonate le sirene di allarme vicino alla città di Tekuma, nei pressi del confine israeliano con la Striscia di Gaza, per la sospetta infiltrazione di droni. Lo scrive il Times of Israel spiegando che le sirene sono tornate a suonare dopo una breve pausa negli attacchi missilistici contro Israele.
L’Iran ha dato il proprio sostegno a Hamas in modo che potesse lanciare l’attacco a sorpresa e senza precedenti contro Israele. Lo ha dichiarato il portavoce di Hamas, Ghazi Hamad, alla Bbc. L’attacco su più fronti ha causato finora la morte di 300 civili e uomini delle forze di sicurezza israeliane, il ferimento di oltre mille e un numero imprecisato di rapiti dal sud di Israele e portate nella Striscia di Gaza.