Elezioni, la giornata – Zigzag di Salvini sulle sanzioni: “Le chiede l’Ue? Ci dia i soldi per le bollette”. Meloni: “Il Pnrr si può perfezionare”

Al Forum Ambrosetti di Cernobbio il confronto fra i principali leader dei partiti italiani. Conte in videocollegamento: “Le elezioni ci sarebbero state comunque tra pochi mesi, lo dico agli orfani di Draghi". E sulle misure contro Mosca: "Ci stanno facendo male, ma dobbiamo tenerle"

Aggiornato: 09:15

  • 08:17

    Letta: “Calenda, Renzi e Conte vogliono un Pd marginale per occuparne lo spazio”

    “Calenda, Renzi e Conte vogliono fare quello che hanno tentato di fare per tutta la legislatura: relegare il Pd a un ruolo marginale e occupare il campo tradizionalmente occupato da noi”. Lo dice il segretario del Pd Enrico Letta in un’intervista alla Stampa. “Non è una cosa nuova – continua – in Francia la grande forza riformista è stata colpita da destra e da sinistra finché è praticamente sparita. Stanno cercando di fare la stessa cosa con noi, vogliono distruggere il Pd, ma non ci riusciranno”.

  • 08:16

    Berlusconi: “Mai detto di abolire il reddito di cittadinanza, troppi poveri”

    “Non ho mai parlato di abolizione del reddito di cittadinanza”. Lo dice in una intervista al Messaggero Silvio Berlusconi, presidente di Fratelli d’Italia, capolista per il Senato a Napoli. “In Italia, un quarto della popolazione, soprattutto al Sud, vive in condizioni di povertà e non possiamo certo abbandonarla a se stessa – afferma – Il reddito va riformulato, per assistere seriamente chi ha davvero bisogno. Ai giovani, invece, bisogna dare delle opportunità di lavoro”.

  • 08:14

    Sanzioni, Fdi gela Salvini: “La sua non è la linea del governo Meloni”

    La linea del governo a guida Meloni non avrà esitazioni, sarà coerente e concordata con quella degli alleati occidentali. E le iniziative di Matteo Salvini, che è critico sulle sanzioni “non potranno essere una linea di governo”. Il senatore di Fdi, Giovanbattista Fazzolari, responsabile del programma del partito, assicura che un eventuale governo con a capo la leader del partito, Giorgia Meloni, non avrà esitazioni, restando saldamente ancorato alle politiche occidentali. A partire dalla questione della guerra in Ucraina: “Per Meloni – sottolinea intervistato dall’AdnKronos – l’Italia non può essere l’anello debole della compattezza occidentale, un governo con a capo Meloni non sarà il ventre molle dell’Occidente”.
    “Decisioni come il sostegno all’Ucraina, l’invio di armi e le sanzioni, devono essere concordate con i partner occidentale, e l’Italia deve mantenere la compattezza dell’alleanza”. Quindi le posizioni di Salvini restano marginali: “E’ inimmaginabile – sottolinea – che un governo sulla questione Ucraina segua una linea diversa da quella dei partner occidentali”. Salvini vuole ripensare le sanzioni? “E’ un auspicio da parte del leader della Lega, ma non potrà essere una linea di governo”.