Più Europa chiede il riconteggio dei voti, sperando di raggiungere la soglia di sbarramento del 3% che permette di accedere alla ripartizione dei seggi nella quota proporzionale. Lo annuncia Benedetto Della Vedova, segretario del partito, nel corso della conferenza stampa tenuta dopo i risultati elettorali. Al Senato “ci siamo fermati al 2,95%, non arriviamo per lo 0,05%. Una sorta di errore statistico“, spiega davanti ai giornalisti. Si tratta di diecimila voti e per questo verrà richiesta “una verifica del risultato”. Alla Camera, invece, la percentuale è leggermente più bassa: 2,83%.

Della Vedova commenta comunque con soddisfazione il risultato elettorale, che “da un punto di vista politico ha un che di straordinario, se prendete i sondaggi (che davano +Europa tra l’1 e il 2%, ndr) e li confrontate con il 3% che di fatto abbiamo preso”, rivendica. Il partito ha ottenuto una percentuale maggiore di consensi rispetto alle politiche del 2018 (quando si fermò al 2,55% alla Camera e al 2,36% al Senato): nonostante non abbia superato lo sbarramento ha comunque eletto due deputati nei collegi uninominali, Della Vedova a Milano e Riccardo Magi a Torino, mentre non ce l’ha fatta Emma Bonino, sconfitta dal centrodestra a Roma. Il riconteggio è “necessario e dovuto”, ha detto la storica leader radicale.

Il segretario ha anche promesso che quella di Più Europa “sarà un’opposizione netta e rigorosa, senza sconti e senza un’illusione di moderazione da parte di Salvini e Meloni“. Il segretario prevede che sull’Europa e sui diritti il probabile governo a guida Fratelli d’Italia manterrà la linea di sempre: “Non ci aspettiamo niente di diverso da quello che hanno propagandato sull’Europa, sulle alleanze con Ungheria e Polonia”.

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