Esordire nel mondo della moda calcando una delle passerelle più prestigiose della Paris Fashion Week, quella di Dior, oltretutto in occasione del debutto di uno degli stilisti più attesi del momento. Per Matilde Lucidi, 18 anni, doveva essere un sogno che si avverava. E in parte lo è stato. Ma si è trasformato quasi subito in un battesimo del fuoco mediatico, un confronto diretto con l’accusa più infamante per chi, come lei, è “figlia di”: quella di essere una “raccomandata“.
Poche ore dopo la sua sfilata per la collezione Primavera/Estate 2026 di Dior, i social sono stati inondati non solo di complimenti, ma anche di commenti velenosi che sminuivano il suo traguardo, attribuendolo unicamente all’influenza della madre, la supermodella Bianca Balti. La reazione di Matilde non si è fatta attendere. Con una schiettezza che dimostra un carattere forte, ha affidato a una storia su Instagram una replica tanto dura quanto inequivocabile: “Sì, sono andata ai ca**o di casting. Voi siete scemi”, ha scritto, senza mezzi termini. E ha rincarato la dose: “Smettetela di dire ca**ate su cose di cui non sapete niente”.
A gettare acqua sul fuoco, con l’eleganza che la contraddistingue, ci ha pensato la madre, Bianca Balti, che ha difeso la figlia invitando al rispetto.: “Matilde ha talento, determinazione e carattere. È giusto che faccia la sua strada”, ha scritto in un post, sottolineando implicitamente le difficoltà che i figli d’arte devono affrontare per affermare il proprio valore, al di là del cognome che portano.
Nata nel 2007 dall’amore tra la top model e il fotografo di moda Christian Lucidi, Matilde è cresciuta tra Parigi e Los Angeles. Il suo rapporto con la moda è sempre stato stretto, un destino quasi scritto. Già nel 2023 aveva sfilato accanto alla madre per Off-White, e l’ha accompagnata in innumerevoli occasioni ufficiali.
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