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Alessandro Basciano ancora senza braccialetto elettronico, verso la chiusura delle indagini per stalking su Sophie Codegoni

Il trentacinquenne - che sta facendo conoscere la sua musica anche all’estero, in particolare negli Stasi Uniti - è rientrato in Italia a inizio giugno per una serie di eventi che lo hanno visto protagonista, ma non è stato possibile eseguire il provvedimento perché "per questo mese tutti gli slot sono occupati"

di F. Q.
Alessandro Basciano ancora senza braccialetto elettronico, verso la chiusura delle indagini per stalking su Sophie Codegoni

La carenza di braccialetti elettronici, visto anche il boom del Codice rosso, non risparmia Alessandro Basciano, noto deejay destinatario del dispositivo di sorveglianza perché accusato dalla Procura di Milano di stalking nei confronti dell’ex compagna Sophie Codegoni conosciuta al Grande Fratello Vip. Il trentacinquenne – che sta facendo conoscere la sua musica anche all’estero, in particolare negli Stasi Uniti – è rientrato in Italia a inizio giugno per una serie di eventi che lo hanno visto protagonista, ma – apprende l’Adnkronos – non è stato possibile eseguire il provvedimento perché “per questo mese tutti gli slot sono occupati”.

Una formula verbale non nuova tra gli addetti ai lavori, non solo a Milano. Le liste d’attesa che si allungano – per la mancanza di braccialetti elettronici – sono un tema su scala nazionale che ha costretto a intervenire, con una circolare del maggio scorso, anche il ministero della Giustizia. Ora anche Basciano fa i conti con questa indisponibilità e con il numero massimo di attivazioni pattuite su base mensile con il fornitore Fastweb.

Lo scorso aprile la Cassazione aveva confermato per Basciano il divieto di avvicinarsi (a meno di 500 metri) e di comunicare con l’ex compagna Codegoni. La decisione confermava l’indicazione del Tribunale del Riesame di Milano a cui si era inizialmente rivolta la Procura – l’aggiunta Letizia Mannella e il pubblico ministero Antonio Pansa – dopo che la giudice per le indagini preliminari Anna Magelli aveva scarcerato il deejay arrestato lo scorso 21 novembre. La Procura si appresta a chiudere le indagini nei confronti dell’indagato denunciato dalla modella ventitreenne. La giovane sentita mesi fa dagli stessi inquirenti aveva ribadito le minacce e gli insulti ricevuto anche via chat, ma soprattutto aveva sottolineato di non aver mai ritirato la querela – presentata nel dicembre 2023 -, e di non essere intenzionata a farlo.

Sentita dagli inquirenti lo scorso 28 novembre, l’ex compagna aveva confermato infatti un quadro fatto di minacce, insulti gravi e atteggiamenti persecutori, come già emerso anche dall’analisi di alcune chat acquisite agli atti dell’inchiesta. In quei messaggi, secondo l’accusa, comparivano esplicite minacce di morte (“Me le paghi tt”, “Mi faccio 30 anni”) e frasi dal tono offensivo e intimidatorio. La stessa Codegoni aveva spiegato di non aver mai ritirato le denunce sporte nei confronti dell’ex fidanzato, smentendo quanto affermato invece da Basciano nel corso dell’interrogatorio di garanzia davanti al gip. Basciano ha sempre negato gli atti persecutori.

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