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Giustizia

Ultimo aggiornamento: 15:34 del 8 Giugno

Dl Sicurezza, Gratteri a La7: “Pugno duro contro i cittadini comuni, impunità per i colletti bianchi”

"Chi occupa una casa va a processo, chi abusa del potere no"
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“Questo decreto Sicurezza ci insegna che c’è una categoria di reati per tutti coloro che non fanno parte della pubblica amministrazione, mentre i colletti bianchi che possono rispondere di corruzione, concussione, peculato non andranno sicuramente in galera, perché è stato abolito il reato dell’abuso d’ufficio“. È l’affondo del procuratore di Napoli, Nicola Gratteri, che, ospite della trasmissione In altre parole (La7), boccia molti passaggi del decreto Sicurezza del governo Meloni, approvato in via definitiva lo scorso 4 giugno con l’ok del Senato.

A proposito dell’aumento di reati e pene previsto dal testo (39 articoli, 14 nuovi reati, 9 aggravanti inedite, come i blocchi stradali e le occupazioni di immobili), il magistrato osserva: “Ricordo che il ministro Nordio, prima di iniziare il suo mandato, disse che bisognava snellire il codice penale. Ma, in ogni caso, quelle pene in più restano sulla carta: di fatto, non andrà nessuno in carcere perché, quando la pena è inferiore ai quattro anni, scattano le misure alternative”.

Poi fa un esempio concreto: “Supponiamo che un dirigente dell’Istituto Autonomo Case Popolari, abusando del proprio potere, assegni un appartamento a una famiglia che non ha i requisiti. Quando si scopre l’errore, ovviamente la polizia costringe quella famiglia a lasciare l’alloggio. Ma perché quella famiglia viene incriminata e finisce sotto processo, mentre il funzionario pubblico, che ha sbagliato abusando del suo potere non subisce nulla? Perché è stato abolito il reato di abuso d’ufficio. Così, con questo decreto sicurezza si usa il pugno duro contro chi occupa una casa, che giustamente dovrà essere liberata, mentre per i reati che riguardano la pubblica amministrazione si fa di tutto per impedire non solo la celebrazione del processo, ma anche l’acquisizione delle prove“.

Battute sarcastiche del magistrato all’indirizzo di Nordio, quando il conduttore Massimo Gramellini gli mostra le immagini del ministro della Giustizia mentre festeggia a Un giorno da pecora l’approvazione del decreto Sicurezza con uno spritz, cocktail a lui particolarmente caro.
“Lei preferisce lo spritz arancione o lo spritz rosso, come piace a Nordio?”, chiede ironicamente Gramellini.
“Io sono astemio, quindi sono fuori concorso – risponde Gratteri, tra le risate del pubblico – Ma ormai il ministro ci sorprende ogni settimana. Ora ci ha detto che i magistrati che contesteranno le riforme del governo saranno sottoposti a un procedimento disciplinare. Quindi, io sono sicuramente in cima alla lista“.

Il giornalista Massimo Giannini ricorda invece che il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro ha affermato che ‘certi magistrati parlano come i mafiosi’.
Gratteri risponde ridendo: “A Delmastro piace spararla grossa perché vuole farsi notare“.
“Ma in senso figurato?”, chiede sarcasticamente Giannini, alludendo allo sparo di Capodanno del 2024.
E il magistrato commenta con una nuova eloquente risata.

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