Il 7 giugno data probabile per la mobilitazione per Gaza di Pd, Movimento 5 Stelle e Avs
Continuano le interlocuzioni tra i leader delle opposizioni, in particolare tra Elly Schlein, Giuseppe Conte, Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni, per trovare una data per la mobilitazione di piazza per Gaza. Il giorno su cui si potrebbe convergere dovrebbe essere sabato 7 giugno, quindi subito prima dei referendum sulla cittadinanza e sul lavoro che si svolgono l’ 8 e il 9 giugno e a cui la mobilitazione potrebbe fare anche da volano per il raggiungimento del quorum.
I ragionamenti che si sono fatti nei vari colloqui, uno nel mattino, uno nel pomeriggio, hanno infatti esclusole date del 21 giugno, per non contrapporsi alla manifestazione nazionale “per fermare Israele”, lanciata da Arci, Ferma il Riarmo (Sbilanciamoci, Rete Italiana Pace e Disarmo, Fondazione Perugia Assisi, Greenpeace Italia), Attac e Transform Italia, e che risponde all’appello della campagna “Stop ReArm Europe”. Per la vicinanza all’evento, anche il sabato precedente, quello del 14, è stato ritenuto inappropriato.
Per quanto riguarda le due date, inoltre, riferiscono fonti del Movimento 5 stelle, sono state scartate perché “c’è l’urgenza di muoversi il prima possibile per tentare di fermare Benjamin Netanyahu e richiamare l’attenzione su quello che sta facendo nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania”.
Ci sono alcuni distinguo: “Durissima condanna al governo di Israele ma nessun accenno o possibilità di accettare l’idea di trasformare la critica forte e doverosa al governo a un atteggiamento antisionista o antisemita”, afferma Matteo Renzi (Iv). Paletti anche da Carlo Calenda: “Assolutamente disponibili a fare una grande manifestazione per dire a Israele di fermarsi però vogliamo essere sicuri che non ci siano bandiere di Hamas” e “che non ci sia alcun tipo di atteggiamento antisemita”.