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Tre morti sul lavoro in poche ore: incidenti in Sicilia, Campania e Toscana

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Tre morti sul lavoro in un solo giorno in Toscana, Campania e Sicilia. Le vittime sono tutti uomini tra i 55 e 61 anni. Nel pomeriggio un collaboratore scolastico di Serradifalco, nel Nisseno, Salvatore Cumbo, è caduto da una scala, dall’altezza di tre metri, mentre riparava la saracinesca di un supermercato di via Cavalieri di Vittorio Veneto. Pare che avesse accettato il lavoro per arrotondare. La caduta gli è stata fatale e non è servito l’invio dell’elisoccorso del 118: quando i sanitari sono arrivati, per lui non c’era più niente da fare.

In mattinata a Vernio, in provincia di Prato, un albanese di 57 anni, con cittadinanza italiana, mentre stava scaricando materiale da un camion parcheggiato in una strada in pendenza, è stato investito dal mezzo, poi finito nelle acque del Bisenzio. L’operaio, accortosi del pericolo, avrebbe tentato di fermare il mezzo in movimento e senza autista, ma è stato travolto ed è deceduto sul colpo. Sull’accaduto a procura ha aperto un’indagine per omicidio colposo.

L’altro incidente si è verificato nella tarda mattinata a Scafati, nel Salernitano, dove un operaio di 61 anni che lavorava alla ristrutturazione di un immobile in via Don Angelo Pagano, è caduto da una scala ed è morto sul colpo. Non si sa se la vittima fosse regolarmente assunta o lavorasse in nero. Nei primi tre mesi del 2025, ultimo dato disponibile, si contano 205 vittime sul lavoro, in aumento rispetto allo stesso periodo del 2024. “Sono passati solo cinque mesi dall’inizio dell’anno e sono morti già quattordici lavoratori, questa è un’ecatombe che va fermata”, commenta Giovanni Sgambati, segretario generale della UIL di Napoli e Campania, in riferimento all’incidente nel Salernitano e ai numeri della sua regione.

Tragedia sfiorata, infine, sulla Nardò Technical Center, la pista collaudo di Porsche a Nardò . Un pilota collaudatore, dipendente dell’azienda appaltatrice Euroservizi, ha perso il controllo di un prototipo della Porsche schiantandosi ad una velocità di 340 chilometri all’ora. Il mezzo è finito sul guardrail, ribaltandosi più volte fuori pista, ma il driver si è salvato. Soccorso e trasportato al pronto soccorso del Fazzi ha riportato contusioni multiple e qualche frattura delle costole.

“Solo per un evento fortuito non ci troviamo di fronte all’ennesimo incidente mortale, il secondo nel giro di un anno sul circuito di Nardò. Il lavoratore, ha subito varie e gravi lesioni ed è tuttora ricoverato in ospedale. La tragedia di questa mattina accende, ancora una volta, i riflettori sulla necessità di intervenire sulle terribili condizioni di sicurezza nel mondo degli appalti”, affermano in una nota Samuele Lodi, segretario nazionale Fiom-Cgil e Ciro D’Alessio, coordinatore nazionale componentistica automotive per la Fiom-Cgil.

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