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Cade in acqua dal catamarano e resta incastrata nell’elica: 17enne morta al primo giorno di lavoro a Venezia

Anna Chiti, studentessa trevigiana dell'Istituto nautico del capoluogo, è rimasta agganciata a una cima e poi - forse a causa di un'onda - ha perso l'equilibrio finendo in acqua
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Una ragazza di 17 anni è morta sul lavoro nel tardo pomeriggio di sabato 17 maggio a Venezia, dopo essere caduta in acqua da un catamarano, rimanendo agganciata a una cima incastrata nell’elica. Si tratta di Anna Chiti, studentessa trevigiana dell’Istituto nautico del capoluogo veneto, al suo primo giorno di lavoro con l’equipaggio dell’imbarcazione. Secondo una prima ricostruzione, durante la fase di ormeggio la ragazza è rimasta agganciata a una cima e poi, forse a causa di un’onda, ha perso l’equilibrio finendo in acqua.

A dare l’allarme sono stati alcuni passanti: in meno di dieci minuti sono arrivati sul posto i Vigili del fuoco, con i sommozzatori del reparto volo a bordo dell’elicottero Drago 160. Uno di loro si è subito immerso in acqua, riuscendo a liberare la ragazza, poi affidata ai sanitari del Servizio di emergenza e urgenza per la rianimazione. I tentativi di salvarla però sono stati inutili: la giovane è deceduta per una profonda ferita alla testa.

Al momento dell’incidente, sul catamarano era in corso una festa in costume organizzata da una comitiva di ragazzi: il primo ad accorgersi della caduta della ragazza è stato il comandante della barca, che si è tuffato per aiutarla ma non è riuscito a liberarla dalla corda. Tutto è accaduto davanti a molte persone, tra turisti e proprietari di barche ormeggiate nella Darsena, rimasti sconvolti dall’accaduto. La Capitaneria di porto di Venezia ha aperto un’indagine.

Michelangelo Lamonica, preside della scuola, ha espresso parole di cordoglio, ricordando Anna Chiti come “una ragazza piena di vita, appassionata che oltre ad avere buoni voti si impegnava anche in attività peer to peer con gli studenti più piccoli, per aiutarli nelle materia in cui avevano difficoltà”. La giovane frequentava i corsi dell’indirizzo ‘trasporti e logistica e conduzione del mezzo marino e, come spiegato da Lamonica, fra un anno avrebbe terminato il suo corso di studi, diventando allievo ufficiale di coperta.

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