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Libia, media: “Truppe di Haftar verso Sirte”. Ancora scontri a Tripoli, Tajani: “Valutiamo l’evacuazione degli italiani”

Lo riferiscono fonti militari all’agenzia russa Ria Novosti. Dopo le violenze dei giorni scorsi che hanno portato all'uccisione di Al Kikli, anche nelle ultime ore la capitale è stata ancora teatro di scontri tra milizie rivali
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Le truppe della Libyan national Army di Khalifa Haftar, dominus della Libia orientale, si stanno spostando da Bengasi a Sirte, ovvero verso ovest in direzione della capitale Tripoli. Lo riferiscono fonti militari all’agenzia russa Ria Novosti. “Le colonne militari delle forze al comando del maresciallo Khalifa Haftar si stanno ora spostando da Bengasi verso Sirte”, si afferma. A quanto si apprende, diverse milizie dell’ovest libico, a cominciare da quelle di Misurata, sarebbero in stato di “massima allerta”.

Dopo le violenze dei giorni scorsi che hanno portato all’uccisione di Al Kikli, intanto, anche nelle ultime ore Tripoli è stata ancora teatro di scontri tra la Forza di deterrenza speciale (Radaa) di Abdulraouf Kara, sostenuta anche da residenti di Suq al-Juma, la Brigata 444, la Forza Congiunta del governo Dabaiba e la 111ma Brigata di Misurata. Attivisti locali a Tripoli riferiscono in particolare di scontri con droni, armi leggere e pesanti tra Suq al-Juma e Midan al-Shuhada.
La sezione di Tripoli della Mezzaluna Rossa ha invitato tutte le parti in campo a facilitare e garantire corridoi umanitari sicuri per l’evacuazione delle persone intrappolate negli scontri.

“Stanotte non abbiamo dormito, ci sono stati scontri che continuano tuttora – ha detto Gianluca Alberini, ambasciatore d’Italia a Tripoli, in collegamento video con Tg2 Italia Europa -. C’è un’operazione del governo contro una formazione che si chiama di deterrenza o Radaa. Purtroppo sono scoppiati scontri molto pesanti, siamo chiusi nella nostra sede, seguiamo e monitoriamo sviluppi tramite nostri contatti esterni. Siamo in contatto con i cittadini italiani che si trovano qui a Tripoli”. “Gli scontri non sono diretti contro gli stranieri, tantomeno contro ambasciate e hotel, ma ovviamente bisogna prestare attenzione – ha precisato Alberini. “Abbiamo raccomandato ai nostri connazionali di restare negli hotel, di restare al riparo, di stare lontani dalle finestre in attesa degli sviluppi.

Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha tenuto una riunione con i vertici della Farnesina. “Stiamo valutando tutte le opportunità per farli rientrare – ha detto il ministro -, soprattutto per quelli che erano in missione di lavoro, in Italia il prima possibile. Siamo all’erta 24 ore su 24, i nostri funzionari” dell’Unità di Crisi “risponderanno sempre a tutte le chiamate. Il nostro primo interesse è tutelare la sicurezza dei cittadini italiani. Non c’è nessun pericolo diretto in questo momento per loro”.

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