Moda e Stile

Come vestirsi a un matrimonio? I 6 consigli “salva-look” dell’esperta: ecco come salvare la situazione se piove, sul prato, in spiaggia…

Niente panico: abbiamo chiesto ad Anna Maria Lamanna, Image consultant, personal shopper e stylist i consigli per un look da perfetto invitato che non tema né i capricci del meteo né la prova del nove: la resa in foto

di Beatrice Manca
Come vestirsi a un matrimonio? I 6 consigli “salva-look” dell’esperta: ecco come salvare la situazione se piove, sul prato, in spiaggia…

Le partecipazioni non mentono: la stagione dei matrimoni è entrata nel vivo. Le spose hanno i loro bei dilemmi nel trovare l’abito perfetto, ma le invitate (e gli invitati) non hanno certo vita più facile. Soprattutto in questo periodo, quando il meteo cambia di continuo e la pioggia arriva all’improvviso. La situazione si complica ulteriormente nel caso dei destination wedding – i matrimoni in località esotiche – o semplicemente se abbiamo pensato di mettere un bel tacco dodici per la cerimonia in cascina, per poi ritrovarci su un prato, affondando a ogni pié sospinto nelle zolle di terra bagnata. E ancora: quanto bisogna essere eleganti per un matrimonio in comune? Gli uomini possono rinunciare alla giacca almeno a luglio? Niente panico: abbiamo chiesto ad Anna Maria Lamanna, Image consultant, personal shopper e stylist i consigli per un look da perfetto invitato che non tema né i capricci del meteo né la prova del nove: la resa in foto.

  1. L’abito da invitata a prova di pioggia – La primavera è la stagione dei matrimoni, ma comprare un abito in anticipo è sempre una scommessa, visti i capricci repentini del meteo. Neanche giugno e luglio ci portano la certezza del sole: negli ultimi anni abbiamo assistito a estati piovose seguite da un inizio autunno caldo e soleggiato. Niente panico, però. Secondo Lamanna, una strategia è investire in un abito con le maniche. O perlomeno un accenno, come una manica ad aletta. Al contrario, la consulente d’immagine sconsiglia abiti sottoveste con spalline sottili che con la pioggia sembrerebbero subito fuori stagione o fuori contesto. Sui colori, invece via libera anche alle tonalità più dolci e leggere, come il giallo burro, must della stagione. La parola magica di questa stagione è layering, cioè l’arte della stratificazione. Piuttosto che la classica stola o la pashmina, puntate su un bel capospalla: “Non il classico impermeabile, ma un bel trench in taffetà o in un tessuto prezioso, con un finish lucido. Funziona anche il classico spolverino, che è quel pezzo jolly dal taglio più classico da poter utilizzare in caso di meteo avverso”.
  2. Via libera alle calze nude – Sfatiamo un mito: il collant color carne non solo non è più tabù, ma può essere un ottimo alleato per mascherare i piccoli difetti delle gambe. “Non parliamo dei vecchi collant color castoro delle nostre zie”, chiarisce l’esperta (non ce ne vogliano le zie!). “Oggi in commercio esistono diverse tonalità di nude che fanno un effetto make-up alle gambe”. Se il giorno della cerimonia piove o fa più freddo del previsto, poi, uno strato in più fa sempre comodo: collant da 8 denari, sottovesti e body in tessuti termoregolatori possono essere ottimi alleati, purché restino sempre nascosti.
  3. Le scarpe che risolvono il look (e quelle che lo penalizzano) – “I tacchi sono sempre la scelta più elegante – afferma la stylist – A meno che non ci siano controindicazioni di tipo medico. Inoltre, consentono di avere una scelta più ampia tra abiti di forme e lunghezze diverse”. Se invece proprio non si possono indossare i tacchi saranno le scarpe a dettare la scelta dell’outfit (e non il contrario) perché non tutti gli orli vanno bene con le scarpe basse. Qualunque sia la scelta, c’è una regola da non dimenticare mai: “Un sandalo gioiello – e in generale un sandalo elegante – richiede un piede altrettanto bello e curato”. Sì, perché il punto focale sarà proprio quello: una pedicure è d’obbligo. Inoltre, i sandali con i collant funzionano bene “nelle sfilate di Prada”, meno nella vita reale. Piuttosto, se cercate una calzatura in cui investire per tutte le cerimonie della stagione (e non solo) puntate sulla slingback, più chic della classica décolleté che, al contrario “fa subito ufficio”. Punta chiusa, laccetto sulla caviglia e tallone scoperto, la slingback è sempre chic e risolve ogni dilemma di stile. Da evitare anche le zeppe: “Quando si costruisce un outfit, tutti i pezzi si devono incastrare: dipende dall’outfit, ma faccio molta fatica a immaginare una zeppa elegante”. Piuttosto, consiglia l’esperta, munitevi dei copritacchi trasparenti pensati proprio per i prati: sono molto discreti, ma hanno una base svasata che impedisce ai tacchi sottili di affondare nella terra, salvaguardando anche l’integrità delle calzature.
  4. Matrimoni in spiaggia, in comune & co…come scegliere l’abito – L’outfit del perfetto invitato andrà calibrato in base all’orario della cerimonia, al mood e alla location, ma sempre tenendo a mente che è un evento formale: “Non faccio distinzioni di sorta tra rito civile e religioso: i matrimoni in comune richiedono lo stesso livello di eleganza degli altri”. Stesso ragionamento per i matrimoni in spiaggia: “Un conto è Zanzibar, un altro è Riccione”, avverte la stylist. Prima di tirar fuori cappelli di paglia e collane di conchiglie, quindi, consultatevi con la coppia. “È difficile che gli sposi non rispettino la formalità del matrimonio, cioè l’abito bianco e il completo. Di conseguenza, anche gli invitati non dovrebbero vestirsi in modo diverso rispetto a un qualsiasi altro matrimonio”.
  5. Giacca, colore e scarpe: le regole per gli invitati a un matrimonio – Diciamolo una volta per tutte: sì, la giacca va tenuta durante una cerimonia di nozze. Sì, anche col caldo di luglio. Quel che si può fare d’estate, però, è giocare con i colori: “Si possono assolutamente schiarire le tonalità di blu – conferma Anna Maria Lamanna – puntando su un azzurro fiordaliso o carta da zucchero, o i toni neutri più scuri, come il tortora”. Da evitare invece il grigio, troppo business. Anche gli uomini devono fare attenzione alla scelta delle scarpe: se cercate un’alternativa alle stringate, puntate su mocassini classici come i penny loafer o le monk strap, con le fibbiette laterali.
  6. Nero no, ma stampe sì – Oltre al bianco, c’è un colore che nessuna invitata al matrimonio dovrebbe mai indossare: il nero. “Nella nostra cultura è legato al lutto – spiega – anche se lo consideriamo elegante, per me è assolutamente un no”. Al contrario, Anna Maria Lamanna esorta a esplorare le fantasie, che di solito non vengono mai consigliate per i matrimoni. “Una stampa floreale tono su tono, o sfumata, aggiunge quel plus che ci differenzia dagli altri invitati”. Ovviamente vanno dosate con cura: “Immaginatela in una fotografia: la stampa non dovrebbe mai essere troppo squillante o eccessivamente appariscente, ma dare movimento all’abito, farlo risaltare senza predominare”.
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